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13 Luglio 2021
Redazione 105
«Per favore non liberate i vostri pesciolini rossi nel lago» Il tweet di una cittadina del Minnesota ci fa capire la gravità della situazione, infatti gli innocenti pesciolini «diventano più grandi di quanto vi aspettate e danneggiano la qualità dell’acqua».
Quando i padroni liberano i pesci rossi convinti di compiere un gesto poetico di liberazione o semplicemente di sbarazzarsene, in realtà fanno un doppio danno, al pesce e all'ambiente. Questa specie di pesci hanno una grande capacità di riprodursi, diventando insostenibili per le acque in cui vengono immessi e quindi vanno sterminati, con un costo importante per chi se ne fa carico.
Please don't release your pet goldfish into ponds and lakes! They grow bigger than you think and contribute to poor water quality by mucking up the bottom sediments and uprooting plants.
— City of Burnsville (@BurnsvilleMN) July 9, 2021
Groups of these large goldfish were recently found in Keller Lake. pic.twitter.com/Zmya2Ql1E2
Nel 2013 la rivista Scientific American aveva parlato di un esemplare di un pesce rosso nel lago Tahoe lungo 45 cm e pesante 2 kg, definendolo mostruoso. Il “carassius auratus”, comunemente noto come pesce rosso, è la specie acquatica più invasiva al mondo, proprio a causa del mercato dei pesci domestici; ogni anno nascono artificialmente circa 200 milioni di esemplari.
Gli americani hanno già conosciuto in passato un’invasione simile. Negli anni Ottanta in Florida alcuni esemplari di pesce leone domestico, una specie carnivora, erano stati liberati in mare a causa di un uragano e hanno poi ucciso molte specie di pesci caraibici che servivano a proteggere quella parte della scogliera dalle alghe e che ora invece la infestano completamente.