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15 Luglio 2021
Redazione 105
il 51enne Marcelo Rocha Santos è morto ucciso da uno squalo che lo ha attaccato mentre si trovava in acqua per fare pipì. La tragica storia arriva dal Brasile, da Pernambuco dove si trova la spiaggia di Piedade. In questa zona è nota a tutti la presenza degli squali: negli ultimi 30 anni si sono verificati 62 attacchi di squali ai danni di umani e 25 di questi si sono rivelati mortali.
La notizia è stata riportata dal Daily Mail che racconta che Rocha Santos era in compagnia di amici e aveva alzato un po’ il gomito, si è immerso in acqua solo fino alla vita per fare pipì, ma l’attacco dello squalo è stato immediato causandogli la mutilazione di una mano e di una gamba, uccidendolo. Il corpo è stato portato a riva senza vita. Gli amici che erano con lui hanno assistito alla feroce scena, anzi uno di loro, Adenmir Sebastiao de Silva ha raccontato di essere entrato insieme all’amico in acqua: “Dato che non c’erano bagni vicino alla spiaggia, anche io sono entrato in acqua con lui, ero proprio dietro di lui”, ma la sorte ha voluto che fosse l’amico ad essere attaccato.
Se è vero che gli squali “mangiano” gli umano è vero anche il contrario. In occasione della giornata mondiale dello squalo (celebrata il 14 luglio) il WWF ha presentato un report che illustra proprio il commercio di carne di squalo: la Spagna è il più grande esportatore, mentre l'Italia è il maggiore importatore di carne di squalo, secondo il report. Tanto che oggi il 36% di più di 1200 specie di squali e razze è minacciato di estinzione e l'Unione Europea risulta essere responsabile di più del 20% del commercio legale di carne di squalo a livello globale.