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Crisi climatica: esiste una data che segna il punto di non ritorno

A lanciare l’allarme è un report degli esperti ONU

Crisi climatica: esiste una data che segna il punto di non ritorno

08 Settembre 2021

Redazione 105

Un allarme che spaventa davvero, quello dato attraverso un report firmato dall’Ipcc, l’ente intergovernativo delle Nazioni Unite che studia lo stato di salute della Terra. Quello che si legge è molto chiaro: se continuiamo così la catastrofe è assicurata, ma anche migliorando è difficile scamparla. Se non ci saranno riduzioni massicce e su larga scale delle emissioni di gas serra sarà impossibile ridurre l’aumento delle temperature globali che adesso è stimato tra gli 1,5 e i 2 gradi intorno al 2030, dopodomani praticamente. Quello appena pubblicato è il sesto report sull’argomento, ma questo è il primo in cui si parla di “codice rosso per l’umanità”; il documento ha evidenziato che le emissioni di gas serra provocate dalle attività umane sono state responsabili già di un aumento delle temperature globali di circa il 1,1°C dal 1850 e 1900; mentre entro 20 anni se si continua così la temperatura raggiungerà il limite previsto dall’Accordo di Parigi sul clima; infine secondo lo scenario più nefasto nel 2050 arriveremo a produrre il doppio delle emissioni di CO2 che produciamo oggi. Il documento fa paura, soprattutto quando si legge: “Molti di questi cambiamenti climatici sono senza precedenti in migliaia, se non centinaia di migliaia di anni, e alcuni tra quelli che sono già in atto, come il continuo aumento del livello del mare, sono irreversibili in centinaia o migliaia di anni” . Forse occorre correre ai ripari. 

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