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Il Parlamento Ue propone il limite 30 km/h in tutte le città

Redazione 105

L’obiettivo è arrivare a zero vittime stradali entro il 2050

Ogni anno circa 22.700 persone muoiono sulle strade dell’Unione europea e circa 120 mila rimangono gravemente ferite. Per provare a porre rimedio a questa terribile situazione, il Parlamento Europeo vuole imporre a tutte le sue città un limite di 30 chilometri orari nei centri abitati e dove il numero di bici e pedoni è più elevato. Tra le altre proposte c’è anche l’inserimento di una "modalità di guida sicura" nei dispositivi mobili ed elettronici dei conducenti, per evitare che si distraggano alla guida.
Il grande obiettivo è quello di arrivare a 0 morti nel 2050, per farlo la strada è tutta in salita: inizialmente si puntava a dimezzare il numero delle vittime della strada tra il 2010 e il 2020, ma l’obiettivo non è stato raggiunto, sebbene il numero di morti sulle strade sia sceso del 36 per cento. Il Paese con le strade più sicure è la Svezia con 18 morti per milione di abitanti, il peggiore è la Romania con 85 morti per milione nel 2020. In Italia, il numero di morti per milione di abitanti nel 2020 è di 40, più o meno in linea con la media europea che è di 42 morti per milione di abitanti.
Il limite di 30 km/h nei centri abitati è già attivo in città come Bruxelles e Parigi e i primi dati sono positivi: nei primi quattro mesi del 2021 a Bruxelles ci sono stati 635 incidenti contro gli 814 dei primi quattro mesi del 2020, in più la legge strizza l’occhio all’ambiente, perché piuttosto che andare come lumache gli automobilisti prediligono mezzi pubblici o alternativi, diminuendo le emissioni di Co2!

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