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05 Novembre 2021
Redazione 105
L’Agenzia del farmaco del Regno Unito, la Mhra, ha autorizzato l’utilizzo della pillola per il trattamento della malattia da lieve a moderata negli adulti positivi al Coronavirus e che presentano almeno un fattore di rischio di sviluppare la malattia in forma grave. Il nome commerciale sarà Lagevrio. Sajid Javid, ministro della Sanità del governo britannico, ha dichiarato: “Oggi è un giorno storico per il nostro Paese perché il Regno Unito diventa il primo Paese al mondo ad aver approvato un antivirale contro il Covid-19 che può essere assunto a casa. "L’accordo stipulato prevede la fornitura del farmaco per 480 mila persone nel Regno Unito. Il farmaco è
stato approvato dalla Mhra in base ai risultati di un'analisi dello studio di fase 3 di Molnupiravir, il farmaco somministrato con dose di 800 milligrammi 2 volte al giorno in pazienti Covid adulti non ospedalizzati e non vaccinati, con infezione da lieve a moderata confermata in laboratorio, insorgenza dei sintomi entro i 5 giorni precedenti l'inserimento nel trial e almeno un fattore di rischio associato a prognosi negativa (per esempio malattie cardiache o diabete); la somministrazione ha dimezzato la probabilità di ricovero e morte.
I ricercatori della Emory University di Atlanta (Stati Uniti) lavorano al molnupiravir già dal 2013 e con ll'arrivo del Covid è subito sembrato compatibile nel contrastarne i sintomi. Il molnupiravir agisce contro la polimerasi virale, un enzima di cui il nuovo coronavirus ha bisogno per replicarsi dentro al nostro corpo e lavora in maniera diversa dal vaccino, la cui efficacia è suscettibile alle varianti.
La Merck & co ha concesso una licenza royalty-free a Medicines Patent Pool, un’organizzazione no-profit sostenuta dall’Onu che consentirà alle aziende di 105 Paesi tra i più poveri di produrre e vendere la pillola anti-Covid a basso costo. Una bella rivoluzione nella lotta al Covid.
Il Molnupiravir (nome scientifico) rimane in fase di revisione per altri enti regolatori come la statunitense Fda e l’europea Ema, anche se le prospettive sono buone; l’Ema ha detto oggi che “gli studi suggeriscono che l’antivirale può ridurre la capacità del coronavirus di moltiplicarsi nel corpo, prevenendo così il ricovero o la morte nei pazienti contagiati”.
In attesa del via libera degli enti internazionali, la casa farmaceutica produttrice Merck ha dichiarato che produrrà 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno, e almeno 20 milioni nel 2022.