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12 Novembre 2021
Redazione 105
Il Portogallo ha deciso di porre un freno allo sfruttamento dello Smart Working dei tanti lavoratori, costretti a essere reperibili in orari improponibili e a non staccare mai la spina. il Ministro del Lavoro e della Sicurezza sociale Ana Mendes Godinho durante una conferenza ha annunciato le nuove misure prese, facendo notare quanto fosse urgente una regolamentazione governativa sul lavoro da remoto: "Il telelavoro può essere un punto di svolta solo se ne traiamo vantaggio tutti e riduciamo gli svantaggi".
Seguendo questo ragionamento, le aziende le aziende non potranno più inviare email, chiamate o messaggi fuori dall’orario di lavoro, la sera o durante il fine settimana o saranno passibili di multa. Non solo, ma i datori di lavoro, che innegabilmente dal regime di smart working hanno ottenuto un risparmio in termini di spese di elettricità, internet e telefono dovranno contribuire agli oneri economici ricaduti sui singoli lavoratori, pagando eventuali aumenti di bolletta ai dipendenti. Per chi ha figli sarà poi possibile decidere di lavorare da remoto senza preavviso fino a che i piccoli non avranno compiuto otto anni di età. Forse alcune di queste norme andrebbero inserite anche per regolamentare la situazione lavorativa del nostro Paese che vive una condizione simile a quella portoghese.