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22 Novembre 2021
Redazione 105
Il Tragulus versicolor, meglio noto come cero topo è un animale della famiglia dei Tragulidi, ungulati erbivori non troppo grandi di cui esistono poche sottospecie. In particolare il cervo topo si credeva estinto dal momento che da 30 anni non era mai più stato avvistato. A cambiare le carte in tavola è stato un rapporto pubblicato su Nature Ecology & Evolution, firmato da alcuni ricercatori, entusiasti della scoperta. Il tragulo dal dorso argentato sembra un grosso coniglio e utilizza i suoi lunghi incisivi per cibarsi e prevaricare i suoi simili. Da quando è stata identificata, nel 1910, non è mai stata particolarmente studiata, visto la sua rarità e la difficoltà nell’osservarla. Fu avvistata per l'ultima volta del 1990 quando un cacciatore ne uccise un esemplare; non si trattava però dell’ultimo esemplare, ora ne siamo certi. L’osservazione è partita grazie alle segnalazioni di popolazioni locali e poi di verifiche grazie alle telecamere collocate dalla Global Wildlife Conservation per monitorare le specie più rare. Grazie alle immagini catturate dalle videocamere è stata fatta la ri-scoperta del cervo topo, inconfondibile per il suo pelo argentato sul dorso. Le immagini hanno immortalato 275 avvistamenti in 72 momenti diversi, ma non si può dire se appartengano a esemplari diversi e a quanti o se si tratti addirittura dello stesso animale. Questa storia è sicuramente di buon auspicio nella ricerca di altre specie considerate quasi spacciate, ma che potrebbero mostrare resilienza proprio come il cervo topo ha saputo fare.