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L’Islanda ferma la caccia alle balene: "Non ci sono ragioni per continuare"

Dal 2024 non verranno rinnovate le licenze di caccia ai cetacei

L’Islanda ferma la caccia alle balene: "Non ci sono ragioni per continuare"

08 Febbraio 2022

Redazione 105

In Islanda nel 2023 sono in scadenza le licenze per la caccia alla balene e non verranno rinnovate. Ad annunciarlo è stata il Ministro dell’alimentazione, dell’agricoltura e della pesca islandese, la dottoressa Svandís Svavarsdóttir, che ha pubblicato un articolo sul giornale online Morgunbladid. Gli islandesi non potranno più cacciare i più grandi cetacei misticeti, pratica che causa gravi danni all’ecosistema marino. Non si tratta di una scelta particolarmente etica o animalista, quanto di una scelta ragionata e dettata dall’economia, visto che la carne di balena non è più così profittevole e non è così vantaggioso commerciarla. Il gioco non vale la candela e perfortuna ci sono arrivati anche nel cuore dell’Oceano Atlantico settentrionale. Sarà vietata quindi la caccia della balenottera comune, il secondo animale più grande del pianeta, minacciato di estinzione e la balenottera minore tra le più piccole balene al mondo, con una lunghezza massima di circa 10 metri (dici poco!).
Se prima del Covid19 l'Islanda uccideva tra i 100 e i 200 esemplari di balena ogni anno, con la pandemia i numeri sono crollati, convincendo il Paese dell’insensatezza della pratica. La caccia delle balene è ancora praticata in Norvegia e Giappone dove sembra che si continueranno ad uccidere le balene, animali sociali e intelligenti. 

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