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In Germania l’elezione della deputata trans tra le quota rosa scatena la polemica femminista

Le femministe: “Fisicamente e legalmente è ancora un uomo. Elezione illegittima”

In Germania l’elezione della deputata trans tra le quota rosa scatena la polemica femminista

09 Febbraio 2022

Redazione 105

Lei si chiama Tessa Ganserer e ha conquistato un seggio riservato alle quota rosa all’interno dei Verdi tedeschi. Questo, a pochi mesi dalla sua eleziona ha sollevato la polemica non tanto da una frangia maschilista o omofoba, ma da una corrente femminista. La critica arriva dalle sostenitrici dell’iniziativa "Geschlecht zählt" ("il genere conta"), per queste femministe tedesche il problema è che Tessa Ganserer è "fisicamente e legalmente un uomo", dal momento che non è operata e non ha cambiato le sue generalità maschili. La scelta di mantenere il nome maschile a livello burocratico è un segno di protesta della deputata contro l’attuale legge tesesca sul cambio di sesso che è considerata limtante da Gaserer. Quello che più urta le femministe è che la deputata abbia “rubato” un seggio riservato a una donna. Il regolamento di partito dei Verdi dice che nelle quote rosa sono incluse tutte le donne che si autodefiniscono tali, quindi anche Ganserer.
La critica femminista ha occupato le pagine della rivista Emma, simbolo della lotta per le pari opportunità femminili, secondo cui ”la strategia di introdurre di fatto l’autodeterminazione sebbene non esista alcun fondamento giuridico. In questo modo le quote rosa risultano falsate in tutte le statistiche”. Le crititche non sono state accolte né apprezzate dai Verdi che difendono la loro deputata e si definiscono "felici di avere Tessa Ganserer nel gruppo parlamentare: una donna intelligente, esperta di ambiente e traffico e una voce importante per una società diversa". La stessa parlamentare si è detta offesa e discriminata per questa polemica. 

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