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16 Febbraio 2022
Redazione 105
La risoluzione approvata dalla Commissione Istruzione della Camera ha stabilito un cambio di passo per quanto riguarda l’accesso a molte facoltà a numero chiuso. In particolare per quanto riguarda quella di Medicina, una delle più ambite e al tempo stesso contestate per quanto riguarda i criteri di accesso, i posti passeranno da 14.500 a oltre 15mila già dal prossimo anno. I grossi cambiamenti arriveranno però nel 2023, come illustrato dalla ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa: "Coloro che si stanno preparando per partecipare alle prove per l'accesso programmato ai corsi di medicina nel 2022 non avranno grandi stravolgimenti rispetto al passato: la modalità di esecuzione resta la stessa con una giornata unica in tutta Italia e con la prova in presenza e su carta, mentre interveniamo sulle tipologie di domande. Meno cultura generale, più materie tecniche. Inoltre, per garantire a tutti pari opportunità, metteremo a disposizione gratuitamente materiale per la preparazione".
Per tutte le facoltà il test d’ingresso non sarà più un quizzettone secco, ma una sorte di test di orientamento che potrà essere ripetuto. L’idea è quella di creare un percorso di orientamento fin dalle superiori per poter garantire a tutti possibilità eque.
Agli atenei sarà chiesto “di tenere corsi di formazione gratuiti, ci saranno test attitudinali che i ragazzi potranno svolgere per auto-valutarsi, investiamo nell'orientamento sia con fondi PNRR sia con risorse nazionali, anche andando nelle scuole per aiutare i ragazzi a scegliere. Vogliamo sostenere i sogni dei giovani e consentire loro di fare scelte consapevoli", La ministra si è infine detta molto soddisfatta della votazione all’unanimità per l’approvazione delle nuove norme.