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23 Febbraio 2022
Redazione 105
Sarà un click day quello del 28 febbraio per gli albergatori. Le domande per il bonus messo a disposizione dal governo saranno infatti analizzate in ordine cronologico di arrivo, anche se sarà possibile presentare richiesta fino al 30 marzo. Gli aiuti messi a disposizione dal Bonus Alberghi sono di due tipi: da un lato il credito d'imposta fino all’80% delle spese, credito cedibile a soggetti terzi banche o altri intermediari finanziari), dall’altro c’è il bonus a fondo perduto che copre il 50% delle spese fino a un importo di 40 mila euro, importo che aumenta se ci sono alcuni requisiti di digitalizzazione, imprenditoria femminile/giovanile, ecc.
Come possono sfruttare il bonus gli albergatori? Tra i lavori ammessi ad esempio ci sono le spese antisismiche, quelle per l'abbattimento delle barriere architettoniche, interventi per per piscine termali e percorsi vascolari o per l’acquisto di mobili e arredi. Ammesse anche tutte le spese di digitalizzazione come il miglioramento della rete wi-fi, del sistema di prenotazione, dei pagamenti elettronici, ecc.
Come spesso accade, il tasto dolente è la burocrazia; per accedere al bonus occorre presentare una lunga serie di documenti obbligatori firmati digitalmente da parte del legale rappresentante, più alcuni documenti facoltativi a seconda dei lavori in programma. Una boccata d’aria per chi è riuscito a sopravvivere alla durissima crisi causata dalla pandemia e dal crollo del turismo; secondo un report di Bankitalia, il fatturato delle società di capitali operanti nei comparti dell'alloggio, della ristorazione e dell'intrattenimento si è contratto del 40% nel 2020, numeri durissimi per questi settori. Ora il Bonus Alberghi rappresenta una piccola speranza per il futuro, insieme alla ripresa del turismo che è già in corso, finalmente.