TUTTO NEWS
Credits photo: Getty
24 Febbraio 2022
Redazione 105
I film horror sono un fenomeno curioso che ci attrae e ci spaventa al tempo stesso. Neil Martin della Regent's University di Londra ha provato ad analizzare quali sono i meccanismi che utilizza chi fa film dell’orrore per spaventare il pubblico e quali sono quelli che funzionano meglio. Secondo lo studioso esistono degli stimoli a cui siamo predisposti a rispondere con la paura. Alcuni esempi? I ragni e il sangue. “I ragni, per esempio – spiega Martin a Focus – sono velenosi solo nello 0.1-0.3 per cento dei casi ma sono una delle fobie più diffuse e protagonisti di film horror fin dagli anni '50”. Il sangue, usato anche in maniera esagerata è un modo semplice di impressionare lo spettatore, invece;“il sangue è uno stimolo unico nel suo genere, perché induce risposte molto più intense rispetto a qualsiasi altro elemento: chi non tollera la vista del sangue prova paura, ansia e disgusto a livelli molto elevati quando lo vede sullo schermo”.
Ma se ci fanno paura e schifo, allora perché continuiamo a vederli? Quella sensazione di attivazione fisiologica ci attira in qualche modo; si chiama arousal e si traduce in aumento della frequenza cardiaca, del ritmo respiratorio, della pressione sanguigna e tutto questo accade solo guardando uno schermo con determinate immagini, incredibile no? Se poi pensate che siamo ben coscienti di essere al sicuro al cinema o sul nostro divano di casa, magari tra le braccia di chi amiamo, un po’ di paura si può anche sopportare!