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Sesso anale: verità e falsi miti
La penetrazione anale è sempre più praticata (anche in Italia)
Fino a pochi anni fa il sesso anale era relegato ai film porno e non si osava parlarne nella vita reale; oggi molto è cambiato, ma esistono ancora molti interrogativi intorno alla penetrazione anale. Secondo i dati raccolti dal Censis, il 22% degli italiani pratica sesso anale. Vanity Fair ha intervistato la dottoressa Silvia Gioffreda per porle alcune domande sul sesso anale. La dott.ssa ha confermato che il sesso anale non è poi così inusuale: circa un terzo delle donne e degli uomini eterossessuali ha provato almeno una volta la penetrazione anale. Sulla credenza popolare che debba essere qualcosa di doloroso, la dott. ha smentito, con l’aiuto di lubrificante e pazienza, il rapporto sarà tutt’altro che doloroso. Occorre maggiore pazienza rispetto alla penetrazione vaginale, questo sì. Evitare di farlo “ a freddo" è fondamentale.
C’è chi è spaventato dal pericolo di saguinamento che la penetraziona anale potrebbe effettivamente causare, perciolo che è comuqnue scongiurato dalla giusta attenzione, calma e dall’uso di lubrificante.
La prassi migliore sarebbe quella di iniziare ad “abituare” l’ano alla penetrazione di toys o delle dita e solo in una seconda fase passare alla penetrazione con il pene. Un altro falso mito è che sia un’attività piacevole solo per l’uomo, ma anche la donna può godere molto con la penetrazione anale, in questo modo nella donna viene stimolato un punto molto profondo della vagina grazie al retto che spinge proprio con la parte più alta della vagina. Per un’esperienza al top, la dott.ssa Gioffreda consiglia stimolazione anale e clitoridea insieme!
La penetrazione anale per gli uomini non ha necessariamente a che fare con l’omosessualità, ma anche un uomo eterossessuale può apprezzare di essere pentrato con le dita o con un dildo dalla propria parnter e probabilmente la cosa piacerà molto anche a lei: questa pratica si chiama pegging.
Attenzione però alcune accortezze sono vere: il sesso anale è da evitare in caso di emorroidi e di placenta previa. La penetrazione anale permette la trasmissione di malattie sessuali, quindi è assolutamente fondamentale l’utilizzo del preservativo. Infine la dott.ssa consiglia di lavorare sul dialogo nella coppia prima di lanciarsi nelll’esperienza del sesso anale che è un momento di grande intimità forse ancora maggiore della classica penetrazione. Godetevi il sesso anale, ma con responsabilità insomma!