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11 Marzo 2022
Redazione 105
C’è la credenza che chi rinuncia alla carne nella sua dieta abbia gravi carenze nutritive, uno studio ha osservato i dati raccolti da 48mila persone e durato 18 anni, per capire cosa comporti la dieta vegetariana o pescetariana. I risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal. Tra i partecipanti c’erano carnivori (la metà dei partecipanti), 16mila vegetariani (o vegani) e 7500 partecipanti erano pescetariani.
Seguiti per 18 anni i dati hanno evidenziato che i pescetariani hanno mostrato di correre un rischio di malattie cardiache del 13% inferiore rispetto ai carnivori, percentuale che si alzava al 22% tra vegetariani rispetto agli onnivori. Probabilmente i benefici derivano da una minor quantità di colesterolo nel sangue, dovuta alla dieta vegetale.
I dati evidenziano invece un maggiore rischio di ictus in chi segue una dieta vegetariana o vegana: il rischio è maggiore del 20% in chi segue una dieta a base vegetale rispetto agli onnivori; questo potrebbe essere dovuto alla carenza di vitamina di B12 che aiuta a regolare la salute del sistema circolatorio e nervoso e che si trova soprattutto in alimenti di origine animale.
C’è da dire che i dati raccolti sono ormai legati a un’alimentazione “vecchia” e che gli alimenti vegetali di oggi sono cambiati parecchio, ora esiste una varietà molto maggiore di prodotti, anche con maggiore varietà di nutrienti. La cosa migliore sarebbe seguire una dieta variegata nei tipi di nutrienti assunti, a prescindere che questi derivino da carne, pesce o verdure.