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18 Marzo 2022
Redazione 105
Oggi, 18 marzo, si celebra la Giornata Mondiale del Sonno. Lo slogan della ricorrenza è: qualità del sonno, mente sana, mondo felice. La giornata, infatti, nasce per ribadire l’importanza di dormire bene per avere un buono stato di salute fisica e mentale. Negli ultimi due anni, anche a causa dello stress da pandemia, sono aumentate le persone che dormono poco e male. Il professor Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, intervistato da Fanpage, ha dato alcune risposte e consigli riguardo all’insonnia.
"Durante il lockdown abbiamo abusato della tecnologia – ha spiegato il prof. Ferini Strambi – e ci siamo portati dietro, anche ora che è finito, quest'abitudine. Se oggi il sonno è disturbato è anche perché siamo abituati a dormire con lo smartphone sul comodino, lo guardiamo mentre siamo a letto, scrolliamo social e pagine internet prima di addormentarci”. La tecnologia a volte può essere un ostacolo al sonno, ma l’ansia lo è ancor di più: " Il 40% delle persone che ha difficoltà di addormentamento soffre di ansia.. La sera dobbiamo cercare proprio di spegnere il cervello, disattivare i centri della veglia e questo non può succedere se si comincia a pensare a quello che si deve fare o a quello che si è fatto durante la giornata. Il rischio è quello di restare iperattivati”. Qui rientra in gioco il vecchio trucco di contare le pecorelle, o in alternativa ci sono alcune piccole accortezze da mettere in pratica:
In generale evitare l’utilizzo di sonniferi fai da te; se si hanno seri problemi di insonnia è necessario consultare uno specialista per trovare la terapia più corretta e non necessariamente farmacologica.