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L’inquinamento da plastica ha raggiunto anche l’Artico

Le correnti e il vento hanno reso la regione artica inquinata come il resto del Pianeta

L’inquinamento da plastica ha raggiunto anche l’Artico

02 Maggio 2022

Redazione 105

Come riportato dalla rivista digitale Focus, uno studio internazionale condotto da ricercatori dell'Istituto Alfred Wegener Helmholtz Center for Polar and Marine Research (AWI) e pubblicato su Nature Reviews Earth & Environment, ha lanciato l’allarme: la plastica ha raggiunto anche la regione artica che si credeva incontaminata. Le plastiche sono arrivate qui trasportate dai fiumi, dall'aria e dalle navi, inquinando l’oceano Artico. Anche la microplastica, è stata rilevata in elevate concentrazioni, sia sul fondo del mare, che sulle spiagge più remote, nei fiumi e persino nel ghiaccio e nella neve. Una brutta notizia per il Pianeta, ma non una grande sorpresa: in questi ultimi anni finiscono nelle acque del pianeta tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica all'anno. La plastica rimane a lungo nell’acqua dove lentamente si scompone in pezzi sempre più piccoli, fino ad arrivare a corpuscoli che sono appunti detti "microplastiche" e "nanoplastiche". La situazione è destinata a peggiorare e le previsioni parlano di un raddoppio della produzione mondiale di plastica entro il 2045.
Melanie Bergmann, esperta dell'AWI ha spiegato che nemmeno l’Artico è esente dall’inquinamento plastico: “Fino a pochi anni fa si pensava che l'Artico fosse una regione in gran parte incontaminata, ma il nostro studio, che abbiamo condotto con colleghi norvegesi, canadesi e olandesi, dimostra che questa idea non riflette più la realtà. I nostri ecosistemi più settentrionali, già profondamente colpiti dai cambiamenti climatici, ora sono anche profondamente inquinati dalla plastica”.
Quindi nonostante la regione artica sia scarsamente popolata, c’è una percentuale di inquinamento simile al resto del pianeta: le plastiche vengono trasportare dalle correnti oceaniche dell'Atlantico e del Mare del Nord, così come quelle del Pacifico settentrionale e attraverso lo stretto di Bering; minuscole particelle vengono trasportate anche dal vento. gli effetti dell’inquinamento si evidenziano nettamente anche qui, come confermato da Bergmann: “Purtroppo ci sono pochi studi sugli effetti della plastica sugli organismi marini nell'artico, ma ci sono prove che le conseguenze sono simili a quelle delle regioni meglio studiate. Anche nell'artico molti animali, tra cui orsi polari, foche, renne e uccelli marini, rimangono impigliati nella plastica e muoiono. Anche nell'artico la microplastica ingerita involontariamente dagli animali porta a una loro ridotta crescita e riproduzione, a stress fisiologici e infiammazione nei tessuti”.

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