TUTTO NEWS

Donne; lavoro e maternità ancora troppo difficili da conciliare

Il 60% teme ripercussioni a lavoro e rimanda la maternità

Donne; lavoro e maternità ancora troppo difficili da conciliare

17 Maggio 2022

Redazione 105

Nei giorni scorsi Sfera MediaGroup (divisione infanzia di Rcs MediaGroup) ha presentato durante la seconda edizione degli Stati Generali della Natalità, i risultati di una ricerca sulla natalità in Italia, utile per indagare soprattutto il rapporto tra lavoratrici e aziende prima e dopo la maternità. Salta subito all’occhio la differenza tra nord e sud, a essere più attente alle esigenze delle future mamme sono le piccole aziende del Centro-Sud, mentre le aziende del Nord-Ovest sono le peggiori. I parametri analizzati sono svariati: in primis la flessibilità oraria. Le aziende hanno un ruolo importante nella decisione di diventare madri: il 60% delle intervistate ha dichiarato di temere conseguenze negative sul lavoro a causa della maternità. La sensazione è purtroppo una triste realtà: nell'80% dei casi infatti le mamme dichiarano di aver avuto conseguenze negative soprattutto legate alla difficoltà di conciliazione lavoro/famiglia dopo la nascita di un figlio, tanto da inibire la scelta di farne un secondo. In generale le aziende non placano le paure delle lavoratrici, senza esporsi in maniera chiara con una politica di welfare soddisfacente. Al contrario di quanto si possa pensare sono però le piccole aziende a comportarsi meglio. Tra gli strumenti di welfare considerati più importanti dalle mamme ci sono la richiesta di flessibilità oraria (50%), seguita dall'asilo nido aziendale (24%). Per il 70% delle intervistate lo smart working sarebbe utile per conciliare maternità e lavoro, con una preferenza per il modello “ibrido” un po’ in smart e un po’ in presenza. E i padri che fine hanno fatto? Solo il 40% dichiara di avere usufruito del congedo di paternità di 3 giorni. Si conferma fondamentale il ruolo dei nonni a cui i neo genitori fanno appello costante: li chiamano in causa il 67% degli intervistati per dare una mano con i figli.
Nonostante il quadro attuale sia quindi disastroso, i casi di studio dimostrano come sia possibile conciliare lavoro e maternità senza ripercussioni negative per nessuno, con le giuste accortezze e politiche di welfare. Chiara Bidoli, direttrice delle testate infanzia di RCS MediaGroup ha dichiarato a conclusione della presentazione dei dati: "I dati emersi dalla ricerca e dalle tavole rotonde sottolineano una situazione desolante, ma dicono anche che le soluzioni ci sono. Da qui dobbiamo ripartire, anche con drastici cambi di mentalità. Medici, specialisti, imprenditori, giornalisti sono tutti d'accordo, bisogna muoversi adesso e aiutare concretamente le famiglie, nel pubblico come nel privato".

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su