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Carlo Verdone già farmacista ad honorem è anche “medico ad honorem”

“Dietro il camice bianco ci deve essere un uomo, l’umanità”

Carlo Verdone già farmacista ad honorem è anche “medico ad honorem”

01 Giugno 2022

Redazione 105

Carlo Verdone è stato ospite alla cerimonia per il giuramento di Ippocrate di 800 nuovi medici neolaureati al teatro Augusteo di Napoli. Al centro del suo discorso ha messo l’importanza dell’umanità: “Voi curate i corpi, qualche volta la psiche. Io curo l'umore delle persone. Mi sento un antidepressivo naturale, però vi chiedo una cosa. Da paziente. Dietro il camice bianco ci deve essere un uomo, l'umanità".
L’attore è da sempre un grande appassionato di medicina, nel 2019 aveva ricevuto la laurea ad honorem in farmacia per la sua sensibilizzazione sul corretto uso dei farmaci e durante il discorso fatto a Napoli, non ha mancato di ricordare la sua passione per le scienze mediche: "Per me è un regalo essere qui. Considero una noia mortale stare con i miei colleghi del cinema”. “Casa mia, negli anni '60, era frequentata da alcuni nomi da novanta della medicina dell'epoca come Valdoni, Stefanini, Borromeo. Mi appassionai e cominciai a collezionare l'enciclopedia medica, ma capii che non potevo fare il medico perché ero molto emotivo e alla vista del sangue avrei ceduto. Quello che mi sento di dirvi, da paziente, è che dietro un medico ci deve essere l'uomo e soprattutto una grande capacità d'ascolto". L’attore ha ricevuto in dono un pastore della bottega di Ferrigno, con le sue sembianze e un camice bianco indosso, oltre ad un libro sui cento anni dell'Ordine dei medici di Napoli. Infine gli hanno consegnato alcuni documenti trovati dall'Archivio di Stato che testimoniano le origini puteolane del nonno paterno Oreste mai conosciuto. Che cerimonia!

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