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07 Giugno 2022
Redazione 105
Alla Scala, durante la seconda replica del concerto di cori e sinfonie verdiane è squillato prepotentemente un telefonino, proprio nel momento di maggior pathos: il coro "Patria oppressa". Il direttore Riccardo Chailly ha deciso di interrompere l’esecuzione per riprendere il colpevole proprietario del telefonino: "Risponda pure, noi riprendiamo dopo".
Al pubblico ha poi spiegato: “Vedete amici, siamo in molti in questo grande viaggio Verdiano con l'orchestra e il coro della Scala, ma non siamo soli perché stiamo realizzando un'incisione per la Decca di Londra per cui saremo ancora molti di più. È una cosa importante. 'Patria oppressa' con l'ostinato del telefonino non è possibile". Applauso del pubblico e poi l’esecuzione è ripresa dall’inizio. Possiamo solo immaginare l’imbarazzo del proprietario del telefono che ha attirato su di sé l'attenzione (e forse il rimprovero) di tutto il pubblico presente, oltre che dell’orchestra e del coro.
Il 6 giugno la Scala ha presentato la prossima stagione 2022/2023: quattordici opere. Otto titoli di balletto, sette concerti sinfonici, tre grandi spettacoli per bambini, per un totale di ben 272 rappresentazioni, di cui dieci concerti della Filarmonica della Scala. L’apertura sarà il 7 dicembre, con Boris Godunov, capolavoro del russo Musorsgksij.