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25 Luglio 2022
Redazione 105
Il primo modello di aria condizionata fu presentato il 17 luglio 1902 dall’ingegnere statunitense Willis Haviland Carrier e sicuramente aveva un aspetto molto diverso da quello che tutti conosciamo oggi. L’originale novecentesco era un ingombrante apparecchio con molti congegni che gestivano il passaggio di gas "refrigeranti" dallo stato liquido a quello aeriforme, abbassandone la temperatura e, refrigerando così l’ambiente circostante. Il primo utilizzo del macchinario avvenne in una tipografia di Brooklyn per proteggere la carta dagli sbalzi di umidità.
Dopo i primi ingombranti modelli di inizio ‘900, nel 1931 fu sviluppato negli Usa, dagli ingegneri H.H. Schultz e J.Q. Sherman, un condizionatore di dimensioni più contenute, da mettere su davanzali e finestre. Poi, l'aria condizionata fu inserita nelle automobili e sugli altri mezzi di trasporto (per la gioia di tutti). I primi modelli (originariamente molto inquinanti), sono stati sostituiti negli anni da modelli che usano gas refrigeranti di ultima generazione, come l'R32, non dannosi per lo strato di ozono che protegge il Pianeta, e quindi definiti “ecologici”.
Il primo ventilatore è invece cinese, ideato addirittura nel II secolo d.C. dall'inventore Ding Huan e consistente in una ventola azionata da sette ruote, da far girare manualmente. Il sistema fu perfezionato nel medioevo, sfruttando la forza motrice dell'acqua (come in un mulino), mentre in epoca moderna fu lo scienziato britannico John Theophilus Desaguliers nel 1734 a costruire un ventilatore da comodino, che consisteva in una ruota di metallo infilata in una struttura di legno con un becco finale da cui veniva aspirata e rigettata l'aria.
Come faremmo in queste settimane senza queste invenzioni, nessuno riesce a immaginarlo!