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Gli studenti sono campioni di procrastinazione, ma tutti rimandiamo le cose da fare

Il 70% di chi studia è solito rimandare all'infinito: tu che procrastinatore sei?

Gli studenti sono campioni di procrastinazione, ma tutti rimandiamo le cose da fare

02 Settembre 2022

Redazione 105

Il Piers Steel dell’University of Calgary (Canada) ha studiato il fenomeno della procrastinazione tra il 1978 e il 2002. Dai dati raccolti emerge chiaro e tondo che i migliori procrastinatori seriali sono gli studenti: il 70% di loro è abituato a indugiare e rimandare, mentre negli adulti il fenomeno cala al 20%. In uno studio successivo, guidato da Bruce Fernie, del Department of Psychology del King’s College di Londra, si sostiene la tesi che la tendenza a rinviare sarebbe una sorta di fallimento dell’auto-regolazione, un tentativo andato male di gestire emozioni e comportamenti. 
Ma non tutti i procrastinatori sono uguali: c’è chi rinvia intenzionalmente e chi non intenzionalmente e questo dipende da quanto i soggetti sono consapevoli di procrastinare. Ci sono poi i rimandatari attivi e quelli passivi: i primi sono convinti che rimandare sia utile per qualche motivo, i passivi lo fanno senza alcun ragionamento a monte, ma fanno semplicemente le cose all’ultimo.
Secondo alcune teorie psicologiche l’essere umano che procrastina ha un sé diviso: una parte di lui sa che la cosa giusta da fare sarebbe occuparsi con calma e per tempo delle imcombenze (sia lavorative che di studio), ma un’altra parte preferisce occuparsi degli interessi a breve termine come divertirsi, stare con gli amici, svagarsi, cullando l’idea che domani queste distrazioni non ci saranno o potrebbero non esserci. Da qui nasce un vero e proprio conflitto e la fatica psicologica dell'essere dei procrastinatori seriali.
Voi che tipo di procrastinatori siete? 

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