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Il dolore di notte fa più male c’è una spiegazione scientifica

La sopportazione del dolore è regolata dai ritmi circadiani

Il dolore di notte fa più male  c’è una spiegazione scientifica

20 Settembre 2022

Redazione 105

Probabilmente vi sarà capitato di sentire particolarmente male la notte se avete un dolore cronico o vi siete procurati una ferita. Questo succede perché il dolore, così come sonno e fame, è regolato dai ritmi circadiani, almeno secondo uno studio pubblicato sulla rivista Brain.

Cosa sono i ritmi circadiani

I ritmi circadiani sono cicli di circa 24 ore durante i quali alcune funzioni fisiologiche si ripetono, la cadenza di queste funzioni si regola con il nostro orologio biologico e grazie a luce e temperatura. 

Lo studio sulla percezione del dolore di notte 

Un gruppo di studiosi formato da neuroscienziati del Centro di Ricerca di Neuroscienze di Lione, in Francia, ha dimostrato che il momento della giornata e del ciclo circadiano influisce sulla percezione del dolore. Un breve impulso troppo caldo è stato percepito come massimamente doloroso alle tre del mattino, e minimamente doloroso alle tre del pomeriggio. La percezione del dolore è andata aumentando dal pomeriggio alle prime ore del mattino, e diminuendo dalle prime ore del mattino al pomeriggio successivo. I partecipanti allo studio sono rimasti sdraiati per 34 ore in penombra, senza dormire e facendo regolari spuntini ogni due ore, questo per non dar loro riferimenti temporali e far perdere la cognizione del tempo. 

In queste condizioni gli scienziati hanno testato la sensibilità al dolore sfruttando un dispositivo caldo (molto caldo) sulla pelle dei pazienti. Dall’esperimento è emerso che la sensibilità al dolore raggiungeva un picco tra le tre e le quattro del mattino prima di iniziare a scemare nelle 12 ore successive. 

Come mai la percentuale del dolore cambia in maniera così cadenzata

La variazione così precisa nella ricezione del dolore rispetto all’ora del giorno potrebbe essere dovuta all’orologio molecolare di ogni cellula del nostro corpo. Questa scoperta è utile anche per cambiare approccio alle cure, ad esempio in ospedale, dove gli analgesici di norma vengono dati la mattina, quando il momento di massimo dolore è invece la notte. 

Appetito e sonno sono anch’essi regolati di ritmi circadiani e a questi si è aggiunto anche il dolore. 

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