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Toccare le cose nella retlà aumentata sarà presto possibile
26 Settembre 2022
Redazione 105
Un grande limite della realtà virtuale per coe la conosciamo oggi, è la poca immersività del mezzo. Alcuni ricercatori stanno provando a fare grandi passi avanti, sperimentando l’uso del “tatto” nell’esperienza di realtà aumentata.
Un team di ricercatori cinesi dell'azienda Tencent ha sviluppato un dispositivo che si indossa ed è in grado di simulare il tatto in alta definizione; lo studio è poi stato pubblicato su Science.
Come è possibile? I ricercatori hanno utilizzato degli elettrodi che stimolano i nervi e inviano dei segnali che vengono interpretati dal cervello. Il dispositivo sviluppato invia piccole scosse elettriche ai nervi e il cervello li recepisce come segnali tattili. In questo modo si potrà avere il tatto nel Metaverso.
Utilizzando gli elettrodi e posizionandoli sul palmo della mano, gli scienziati hanno fatto sì che fosse possibile rivivere l’esperienza tattile che si ha toccando un gatto, ad esempio: sentire il pelo sotto le mani o la sensazione che si ha quando il gatto ti lecca la mano. L’idea alla base è quella di ampliare e migliorare l'esperienza dell’utente nel Metaverso: “Nel Metaverso, ad esempio, i nostri avatar saranno in grado di percepire una stretta di mano”, ha dichiarato Wei Lei, uno degli autori della ricerca.
Il tatto nel Metaverso non ha solo una funzione giocosa, ma potrebbe essere usato anche per aiutare le persone non vedenti a leggere, per esempio. Il discorso vale soprattutto per le persone che sono diventate cieche e che hanno difficoltà ad apprendere il braille. Attraverso dei copridita di gomma ricoperti di elettrodi, i volontari che hanno partecipato allo studio hanno potuto percepire lettere e numeri e ricrearli, sempre attraverso il tatto. Una volta sviluppata al meglio questa teconolgia potrebbe facilitare la vita delle persone ipovedenti.
Gli elettrodi sviluppati dagli scienziati possono avere diverse applicazioni. Per esempio possono essere applicati su guanti in uso da astronauti, palombari, pompieri e supportarli nel loro lavoro, aumentando la sensibilità tattile. Potrebbero essere utili per riconoscere oggetti e sentire la pressione, grazie agli elettrodi che inviano informazioni al cervello.
Le applicaziono sono infinite e tutte molto interessanti.