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Scarlett Johansson è stata consacrata sex symbol fin da giovanissima
13 Ottobre 2022
Redazione 105
Scarlett Johansson è stata ed è il sogno erotico di tantissimi uomini che l’hanno ammirata nei suoi personaggi sul grande schermo; una condizione che l’attrice sembra aver sofferto a lungo andare. Scarlett ha confessato il suo stato d’animo durante il podcast di di Dax Shepard, Armchair Expert, in cui ha spiegato che non è tutto ora quello che luccica, almeno nella sua carriera."Sono stata considerata un oggetto e imprigionata in una determinata immagine. Mi sentivo come se non stessi ricevendo offerte di lavoro coerenti con ciò che volevo davvero fare – si è sfogata l’attrice – Penso che tutti mi abbiano ritenuta più grande di quanto fossi in realtà e questa cosa è andata avanti per molto tempo. Sono stata iper sessualizzata ed ero convinta la mia carriera non potesse andare oltre. La cosa ha smesso di essere qualcosa di desiderabile ed è diventata qualcosa contro la quale stavo combattendo".
Scarlett Johansson ha deciso che voleva diventare un'attrice a soli 3 anni e ha iniziato la sua carriera da bambina. A soli 19 anni diventa un sex symbol partecipando come protagonista a Lost in Translation, un film diretto da Sofia Coppola con Bill Murray. E poi seguono La ragazza con l'orecchino di perla, nel 2004 e Match Point, diretto da Woody Allen che la prende come musa ispiratrice.
Nelle ultime pellicole, abbiamo potuto vedere una Scarlett Johansson diversa, in cui è stata riconosciuta anche la sua maturità attoriale: da Storia di un matrimonio a Jojo Rabbit, Johansson non è più solo la sexy bionda che tutti vorrebbero conquistare, ma può interpretare personaggi femminili di grande spessore.
Fortunatamente il cinema oggi sta cambiando, i ruoli non sono più così rigidi e le possibilità sono davvero varie, ed è proprio questo a “consolare” la protagonista di Black Widow: "È tutto molto diverso, i miei colleghi e le mie colleghe oggi possono fare tante cose diverse. È l'alba di una nuova era, oggi fortunatamente non è più permesso classificare gli attori come si faceva prima. Il progresso e il cambiamento sono molto importanti", ha concluso l'attrice.