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Il lavoro dei sogni: viaggiare pagati. (Foonte immagine: Getty Images)
03 Novembre 2022
Redazione 105
C’è un'agenzia che è alla ricerca di un nomade o una nomade digitale che voglia viaggiare tra Australia e Nuova Zelanda a bordo di un camper super accessoriato ed essere stipendiato 2800 euro al mese. Cosa bisogna fare in cambio? Testimoniare il proprio viaggio con video e foto e fare qualche intervista. Facile e divertente.
i requisiti per la figura ricercata sono pochi: il o la candidata devono avere la patente di guida, un regolare passaporto ed esperienza come creatori di contenuti digitali da almeno 3 anni. Per essere assunti è indispensabile, inoltre, saper parlare bene l’inglese ed essere in grado organizzare conferenze e riunioni in remoto e di intervistare clienti e partner dell’azienda.
Al fortunato selezionato arriverà un lauto stipendio oltre che l’utilizzo del mezzo super accessoriato ed equipaggiato con un pc portatile. L’orario di lavoro sarà assolutamente flessibile e il contratto durerà sei mesi. I visti, i voli e la copertura sanitaria sono a carico dell’agenzia! I compiti del prescelto saranno quelli di testimoniare man mano il viaggio attraverso contenuti digital: fare foto e video dei luoghi visitati e scrivere dei brevi testi di accompagnamento per i propri social e per i canali social dell’agenzia, in modo da pubblicizzarne le funzioni. Ovviamente anche testimoniare il lavoro da sogno sarebbe gradito all’agenzia, per svolgere il proprio lavoro al meglio!
I nomadi digitali, cioè coloro che lavorano nel digitale e viaggiando, sono sempre più diffusi. Secondo quanto emerge dal Report pubblicato a settembre 2021 dal sito Brother Abroad, nel mondo ci sarebbero oltre 35.000.000 di persone che si definiscono nomadi digitali e le previsioni parlano di 100.000.000 nomadi digitali entro il 2024 e un miliardo nel 2035. Tra le figure professionali più diffuse nei nomadi digitali ci sono i graphic designer, i web developer, i programmatori, i copywriter, i marketing specialist, i blogger, gli editor e ovviamente i social media manager.