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Credits: Getty Images
17 Gennaio 2023
Redazione 105
Per la prima volta in più di 60 anni, la Cina ha annunciato che la sua popolazione è diminuita: meno 850 mila persone tra il 2021 e il 2022. Secondo le proiezioni dell’Istituto nazionale di statistica cinese, questo è solo l’inizio di un lungo periodo di declino demografico, con l’India che probabilmente supererà la Cina, diventando il paese più popoloso del mondo. Dopo decenni di politiche di controllo delle nascite, è difficile invertire la tendenza, tanto che anche se da ormai parecchi anni il governo cinese prova a incoraggiare la popolazione a procreare di più, complice il costo della vita in aumento, gli incentivi non sono bastati.
Il tasso di natalità del 2022 è stato di 6,77 nascite ogni mille persone, il più basso mai registrato e in ulteriore calo rispetto alle 7,52 nascite del 2021. "C'è una forte pressione ad avere figli - confessa un ragazzo a Pechino - ma chi si fida a farli? La disoccupazione è alle stelle, il Covid ha distrutto tutto. Non c'è nulla da fare e il prossimo anno andrà anche peggio". A peggiorare la situazione, in effetti c’è la mortalità alle stelle: il tasso di mortalità è il più alto mai registrato dal 1976, con 7,37 decessi ogni mille persone, più alto del record precedente segnato nel 2021 di 7,18 decessi ogni mille persone.
E mentre la Cina va indietro, la crescita demografica in India non accenna a fermarsi: dopo aver raggiunto la Cina con 1 miliardo e 400 milioni di persone nel 2022, si prevede il sorpasso indiano nel 2023, con Delhi che diventerebbe la capitale dello stato più popoloso del mondo. Secondo gli esperti del settore, la crescita della popolazione indiana non si fermerà prima di aver raggiunto il miliardo e 600 milioni. Un numero gigantesco per un paese che però non sembra pronto ad offrire abbastanza opportunità lavorative per tutte le persone in età da lavoro.