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Sui social sempre più fake: metà dei ragazzi ritocca le foto prima di postarle

Insicurezza e ansia da prestazione dominano i social network

Sui social sempre più fake: metà dei ragazzi ritocca le foto prima di postarle

Credits: Getty Images

01 Marzo 2023

Redazione 105

Basta fare un giro sui social per vedere che i filtri “bellezza” sono all’ordine del giorno, anche tra i più giovani. Quasi la metà dei ragazzi, il 49,2%, dichiara infatti di modificare le foto che vuole pubblicare sui social. Lo conferma una ricerca condotta nell’ambito del progetto SatisFace dell'Università San Raffaele e del Centro universitario di statistica per le scienze biomediche. Allo studio hanno partecipato 120 ragazzi tra i 12 e i 16 anni di età. I social più utilizzati dai giovanissimi sono WhatsApp (92,5%), TikTok (88,3%) e a seguire Instagram (76,7%). E il tempo di utilizzo giornaliero delle piattaforme per oltre la metà del campione (65,9%) è di 4 ore al giorno, il resto del campione trascorre almeno 2 ore sui social. 

L’ansia da social esiste, secondo gli esperti, più tempo i giovani passano sui social network e maggiore è l'ansia da aspetto fisico. Questo fa sì che i giovanissimi siano spinti a usare programmi di editing foto prima di postare le proprie immagini, in modo da ottenere più like e più gratificazioni online. Solo il 25,4% del campione è soddisfatto del risultato del selfie al primo scatto, mentre il 37% dei giovani ha dichiarato di scattare tra i 2 e i 5 scatti prima di individuarne uno che vada bene per la condivisione. Così quasi la metà dei ragazzi ritocca le foto e solo dopo le posta sul proprio profilo Instagram. I filtri utilizzati non sono sempre per “abbellirsi”, ma a volte sono solo buffi, ma sta di fatto che modificano la realtà. 

Chiara Brombin, a capo del rpogetto di ricerca, ha spiegato l'intento alla base e i risultati ottenuti: "Abbiamo rilevato un notevole interesse degli studenti e dei docenti su un tema così complesso come quello dell’uso delle tecnologie digitali e il rapporto con la propria immagine. Il progetto ha una finalità scientifica con immediate ricadute pratiche: promuovere il benessere digitale negli adolescenti e sensibilizzarli rispetto ai potenziali rischi della manipolazione e mistificazione del sé digitale". Insomma anche in digitale, la cosa giusta da fare è: accettarsi. 

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