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Credits: Getty Images
02 Marzo 2023
Redazione 105
“Lui è lì, ma non c’è”, il commento di Eddie Jordan su Michael Schumacher gela le speranze di chi spera ancora che vedrà l’ex campione di Formula 1 tornare alla normalità. Sulle sue condizioni di salute vige una sorta di rispetto e un vero e proprio veto della famiglia a parlare di come sta Michael. Eddie Jordan, fondatore della storica casa automobilistica, ha rivelato molto con quelle poche parole. Il giovane Michael è stato tra i suoi piloti quando nel 1991 la squadra irlandese doveva sostituire Bertrand Gachot nel Gp di Spa e scelse proprio il giovane e promettente pilota. Jordan aveva scelto il padre, e ora pensa al figlio Mick: “Il motivo per cui mi sento molto vicino a lui è perché non è facile sapere che tuo padre non può più far parte della famiglia — ha detto al sito OLBG —, lui è lì ma non c’è”.
“Sono sicuro che riuscirà a farsi strada – ha aggiunto parlando del figlio di Shumi – Mick non prende il nome da suo padre, come molti pensano, ma da uno sportivo di cui Michael era appassionato, di cui provava quasi soggezione, che ha vinto cinque titoli mondiali con la Honda”. Lo sportivo in questione sarebbe Mick Doohan, australiano cinque volte iridato.
Delle condizioni attuali di Schumacher non si parla molto. Jean Todt, uno dei pochi intimi che ogni tanto ha il permesso di andare a trovare Michael, ha raccontato che l’ex pilota segue le gare di F1 in tv. Il figlio Mick ha espresso il desiderio di parlare con lui di sorpassi e frenate, facendo capire che ciò non è più possibile. Solo recentemente la moglie Corinna nel documentario uscito nel 2021 e dedicato al super pilota, si era aperta sul marito, infermo da 9 anni: “Non ho mai dato la colpa a Dio per quello che è successo quel giorno. Michael mi manca ogni singolo giorno, manca a tutti. È ancora qui, è diverso, ma ci dona tutta la sua forza”.