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Credits: Getty Images
03 Marzo 2023
Redazione 105
61 aziende britanniche di settori diversi hanno sperimentato da giugno a dicembre 2022 l'introduzione di una settimana lavorativa di quattro giorni (32 ore lavorative). L’esperimento, il più grande finora condotto al mondo, è andato alla grande: i lavoratori sono meno stressati, lavorano meglio e chiedono meno giorni di malattia. La produttività delle aziende non è affatto calata, ma in alcuni casi è addirittura aumentata.
Avere più giorni e tempo libero ha diminuito il livello di stress da lavoro per il 71% dei partecipanti. Le richieste di giorni di malattia sono scese del 65% e quelle di dimissioni del 57%. La settimana corta nasce per rispondere al mondo del lavoro post covid, sia come alternativa allo smart working, ma anche per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, sempre più incentrati sul proprio benessere personale al di là del lavoro.
I lavoratori hanno sfruttato il tempo libero guadagnato non tanto per lo svago, ma per occuparsi soprattutto di quei doveri e commissioni, che prima facevano nel weekend: come fare la spesa o pulire casa. Così il sabato e la domenica sono rimasti davvero liberi di godersi la famiglia e gli affetti. Per chi aveva figli piccoli, il giorno libero extra è stato un modo per risparmiare sulla babysitter o sull’asilo o per dedicarsi semplicemente alle attività a cui sono appassionati, come la cucina o lo sport, o un’occasione per sviluppare nuovi interessi. Non tutti i partecipanti sono rimasti soddisfatti al 100% del nuovo orario sperimentale; alcuni si sono detti preoccupati di avere un carico di lavoro maggiore, mentre chi lavorava in ambito creativo ha accusato la perdita di momenti conviviali, da cui però spesso nascono le migliori idee. In generale però l’esperimento può dirsi riuscito e 56 aziende su 61 (il 92%) hanno deciso di mantenere la settimana lavorativa ridotta.