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Un algoritmo registra segnali radio “extraterrestri”

Una nuova tecnologia basata sull’intelligenza artificiale ha scoperto 8 nuovi segnali che potrebbero avere provenienza aliena

Un algoritmo registra segnali radio “extraterrestri”

Credits: Getty Images

20 Marzo 2023

Redazione 105

L’intelligenza artificiale è ormai entrata a far parte delle nostre vite. Sempre di più possiamo sperimentarne da vicino le molteplici applicazioni e tra i numerosi campi di utilizzo non manca anche quello dell’esplorazione spaziale.
Proprio grazie ad un nuovo algoritmo addestrato dall'intelligenza artificiale, sono stati catturati 8 nuovi segnali radio che potrebbero avere provenienza “aliena”.

Tramite questa nuova tecnologia, i ricercatori, guidati da Peter Ma dell'Università di Toronto, in collaborazione con la SETI Insitute, hanno analizzato una porzione del cielo contenente 820 stelle, che si trovano tra i 30 e i 90 anni luce di distanza. Questa sezione era stata già studiata con metodi tradizionali attraverso il più grande telescopio del mondo, il Robert Byrd Green Bank Telescope, ma non era stata rilevata la presenza di alcun segnale interessante.

Steve Croft, uno dei responsabili del progetto Breakthrough Listen sul Green Bank Telescope, ha spiegato: «Il problema chiave è guardare attraverso l'enorme pagliaio di stelle e di segnali radio che ci circondano, per trovare l'ago che potrebbe essere una trasmissione da un mondo alieno. Purtroppo la stragrande maggioranza dei segnali rilevati dai nostri telescopi proviene dalla nostra stessa tecnologia: satelliti Gps, telefoni cellulari e simili. L'algoritmo di Peter Ma offre un modo più efficace per filtrare il pagliaio».

L’algoritmo infatti sarebbe stato addestrato a distinguere tra segnali che potrebbero essere extraterrestri e segnali generati da interferenze provenienti dalla civiltà umana. I segnali extraterrestri hanno infatti alcune caratteristiche uniche che quindi li rendono riconoscibili: sono a banda stretta, possiedono una "variazione di tono" legata al movimento di rotazione della Terra e appaiono solo quando si punta l'antenna in una determinata posizione: «I segnali si fanno presenti quando si punta alla stella e assenti quando si "distoglie lo sguardo"; al contrario dell'interferenza locale, che generalmente è sempre presente», ha spiegato Croft.

Tutte queste caratteristiche sono state ritrovate negli 8 segnali registrati che arrivano da 5 stelle diverse e per questo motivo si presuppone che possano avere origine extraterrestre. Non possiamo, tuttavia, correre a conclusioni affrettate. I nuovi segnali sono stati registrati una sola volta e sarebbe necessario risentirli per avere la certezza che non si tratti semplicemente di interferenze terrestri ma di messaggi in codice inviati dai nostri amici alieni.

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