Agatha Christie, "ripulite" le opere da frasi potenzialmente offensive

La cultura del piagnisteo, ossia, la saga del politicamente corretto. Secondo le anticipazioni fornite dai principali quotidiani inglesi, un’altra vittima sta per cadere tra le grinfie dei "sensitivity readers", cioè quelle figure che esaminano la narrativa di vecchia o recente pubblicazione alla ricerca di termini potenzialmente offensivi. I famosi romanzi gialli di Agatha Christie saranno ritoccati per assecondare la “sensibilità moderna”. Dunque, dopo le polemiche per le modifiche ai racconti di Roald Dahl e ai romanzi di Ian Fleming, la cancel culture non risparmia nemmeno la scrittrice britannica. 

Così nelle pagine delle nuove edizioni dei gialli che hanno per protagonisti i detective Hercule Poirot e Miss Marple, su incarico dell’editore, sono stati rimossi o riformulati diversi passaggi. Ad esempio, il romanzo del 1937 Assassinio sul Nilo, recentemente adattato da Kenneth Branagh nella versione cinematografica, è stato rielaborato con queste modifiche: cancellato il riferimento alla popolazione Nubiana; eliminate le espressioni legate alla caratteristica fisica della popolazione non inglese, o la definizione "occhi e naso semplicemente disgustosi" che un personaggio riferisce a dei bambini; il termine "locale" è stato rimpiazzato con "nativo"; infine,  rimosso l'uso di "orientale" per identificare una persona. 

Questa corrente di pensiero si pone l’obiettivo di arrivare a un’inclusività maggiore diminuendo ogni minima traccia di discriminazione. Tuttavia, innesca spesso critiche e polemiche da parte di molti lettori: la maggior parte dei fan non è per niente d’accordo, c’è chi spera in una eventuale marcia indietro e chi, addirittura, parla di “omicidio” contro le sue opere. 

Risulta difficile scoprire il colpevole di tutta questa storia. La strada verso lo svelamento dei nostri misteri porta verso un’unica direzione... è stato il maggiordomo! Caspita, è sempre stato il maggiordomo.