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Credits: Getty Images
03 Aprile 2023
Redazione 105
Lo strumento di intelligenza artificiale ChatGPT è stato temporaneamente vietato in Italia in quello che è il primo caso noto di blocco di chatbot per ordine governativo. L'autorità italiana per la protezione dei dati, meglio nota come Garante della Privacy, ha infatti affermato che OpenAI, la società start up californiana che produce ChatGPT, ha raccolto illegalmente dati personali dagli utenti senza disporre di un sistema di verifica dell'età per impedire ai minori di essere esposti a materiale illecito.
Allo stesso tempo, le autorità di regolamentazione nostrane hanno chiesto a OpenAI di impedire agli utenti italiani di accedere a ChatGPT fino a quando la società non fornirà ulteriori informazioni: dal canto suo, l'azienda ha 20 giorni di tempo per fornire all'agenzia il materiale e gli eventuali rimedi prima che possa essere presa una decisione definitiva sul futuro del prodotto nel nostro Paese.
A scatenare il caso è stata una violazione dei dati del 20 marzo scorso che, secondo la citazione, ha esposto a violazione le conversazioni e i dettagli di pagamento di alcuni utenti. L'agenzia ha affermato che OpenAI potrebbe essere multata fino a 20 milioni di Euro o per il 4% delle sue entrate annuali mondiali.
In una recente dichiarazione, OpenAI ha affermato di aver disabilitato ChatGPT per gli utenti in Italia e di essersi impegnata a proteggere la privacy delle persone. "Lavoriamo attivamente per ridurre i dati personali nella formazione dei nostri sistemi di intelligenza artificiale come ChatGPT perché vogliamo che la nostra intelligenza artificiale impari a conoscere il mondo, non i privati", ha affermato la società. "Riteniamo inoltre che una regolamentazione dell'IA sia necessaria".
Da quando è stato disposto il blocco a quando il chatbot è stato chiuso è passata qualche ora. Quando gli è stato chiesto da un utente se sarebbe stato vietato in Italia a causa di problemi di privacy, ChatGPT ha risposto: "Non dovrebbero esserci preoccupazioni. Sono un modello di linguaggio di intelligenza artificiale a cui è possibile accedere da qualsiasi parte del mondo purché sia presente una connessione Internet", ha affermato, ignaro, il chatbot.