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Elena Di Cioccio: “Ecco come ho scoperto di essere sieropositiva"

“Ricordo di avere sentito un’esplosione dentro. Sono uscita dal dottore e non ricordo nemmeno come sono arrivata a casa”

 Elena Di Cioccio: “Ecco come ho scoperto di essere sieropositiva"

Credits: Getty Images

12 Aprile 2023

Redazione 105

Elena Di Cioccio, conduttrice ed ex iena, ha raccontato a Verissimo come ha scoperto di essere sieropositiva. Durante la puntata, Elena ha rivelato a Silvia Toffanin: So chi mi ha infettato con l’HIV”. È tutto scritto nel suo libro, Cattivo Sangue, la storia di come la conduttrice a soli 28 anni ha scoperto di essere afflitta dalla malattia. Dopo 21 anni di silenzio, Elena si è finalmente liberata di un peso: “Mi sembra di essere rinata da qualche giorno. Sono stata sommersa da un’ondata di affetto e di accoglienza che mi ha lasciata felice. Quando ho scelto di fare coming out non avevo paura. Ero serena ma anche molto emozionata. Avevo intorno persone a cui volevo a bene”. 

La notizia di essere sieropositiva è stata un fulmine a ciel sereno per la conduttrice che, dopo un periodo di eccessi e dipendenze da sostanze stupefacenti, aveva finalmente trovato la serenità. “Stavo benissimo. Avevo una casa, un compagno, cominciavo a fare le prime cose di lavoro ed ero contentissima. Avevo fatto delle analisi e aspettavo i referti online ma non uscivano mai. Una mattina mi sono innervosita e sono andata nel laboratorio di persona. Non me le avevano consegnate per quello, perché erano obbligati a consegnarmele di persona. Quando sono arrivata ero nervosa, avevo tante cose da fare e la ragazza che consegnava i referti mi ha voluto far parlare con un dottore” ha raccontato a Silvia Toffanin. 

Questa cosa che mi ha innervosito ancora di più. - prosegue la presentatrice - Entro dentro lo studio del medico, mi siedo e lui me lo dice. Ricordo di avere sentito un’esplosione dentro. Sono uscita e non ricordo nemmeno come sono arrivata a casa. Quando sono entrata ho detto al mio compagno, appena convivente: 'Ti devo parlare'. Ci siamo seduti al tavolo col referto davanti. Eravamo attoniti, ma lui, devo sottolinearlo, è stato fantastico”.

La Di Cioccio non ha fatto nomi, ma ha rivelato di essersi fatta un’idea di chi possa averle trasmesso l’HIV: “Non l’ho raccontato nel libro perché chi mi conosce personalmente poteva rintracciare il perimetro e non volevo che qualcuno potesse ricevere una telefonata sgradita. Ma è successo dentro una situazione di relazione stabile”.

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