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Credits: YouTube @real-families
21 Aprile 2023
Redazione 105
La storia di una mamma single che fa fatica ad arrivare a fine mese ha attirato l’attenzione del web. A portare scandalo e stupore è la scelta di investimento dei soldi guadagnati. Carissa Spark, del Dorset, nel sud-ovest dell'Inghilterra porta a casa settimanalmente 180 euro, che spende (quasi) tutti in abiti firmati per la figlia di sette mesi, Lavinia. La donna ha spiegato che la sua priorità è vestire al meglio la piccola, ancora prima di procurarsi il cibo per sé stessa. La mamma single vive grazie al sostegno finanziario del governo e studia part-time per diventare parrucchiera. Ma la domanda che sorge spontanea è: come fa a sopravvivere? Carissa si nutre principalmente di zuppe in scatola e noodles istantanei.
“Mi piacciono molti fiocchi, molti fronzoli, nastri, qualsiasi cosa luccicante - non sarò mai così”, ha detto nel reality show Blinging Up Baby. “Se dovessi morire di fame per comprare i suoi gioielli, probabilmente lo farei”.
Carissa fatica davvero ad arrivare alla fine del mese e conta i centesimi per pagare le bollette, ma questo non è importante per la neomamma. Al primo posto c’è la figlia e quelli che per Carissa sono i bisogni primari della piccola. “Mi assicuro sempre che Lavinia abbia le cose di cui ha bisogno per prima. Sto vivendo con tazze di zuppe e pacchetti di pasta” - prosegue Carissa – “Spero che quando guarderò le foto con lei, possa vedere quanti sforzi sono stati fatti e quanto fosse amata”.
La scelta della mamma deriva probabilmente da un’infanzia priva di questi beni materiali, e che vuole poter dare alla figlia, anche se non se li può permettere. Carissa, infatti, è stata cresciuta dai nonni dopo che sua madre, allora diciassettenne, non riusciva a gestire la responsabilità di una figlia. Tutt’oggi la nonna continua ad aiutarla finanziariamente. “Penso che se non la aiutassimo, non sarebbe in grado di avere cibo, ha detto sua nonna. Come famiglia facciamo molto per lei, tutti noi. Questo è quello che fai per la tua famiglia, li aiuti”, ha detto la nonna.
Sui social, le critiche per le scelte di Carissa e della sua famiglia non sono tardate ad arrivare: “Immagina quanto avrebbero potuto arricchire la vita e la mente di questi bambini se avessero scelto di spendere i soldi in opportunità culturali o tutoraggio in una lingua fin dalla tenera età invece di acquistare borse firmate” ha commentato un genitore.