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Perché perdere tempo fa bene: il cazzeggio rende più produttivi

Ecco diversi studi che provano solo una cosa: le tanto bistrattate perdite di tempo non sono poi così tragiche, anzi

Perché perdere tempo fa bene: il cazzeggio rende più produttivi

Credits: Getty Images

28 Aprile 2023

Redazione 105

Popolo di cazzeggiatori seriali: abbiamo buone notizie per voi. Sì, proprio voi: quelli tanto bistrattati da tutti solo perché amate perdere tempo. Che preferiate guardare una mosca volare al posto di studiare, spiare i profili degli altri sui social piuttosto che lavorare o fare strani disegni invece che prendere appunti durante le riunioni… fate bene! 

Srini Pillay, neuropsichiatra all’Università di Harvard, infatti, ha dedicato persino un saggio al perdere tempo, intitolato Il potere del cazzeggio. Ed ovviamente ne è uscito un elogio appassionato, ma rigorosamente scientifico. Del resto, lo dicono anche gli psicologi: l’importante è che la prima e l’ultima lettera della parola siano nella giusta posizione perché il cervello ne colga il senso. Non è quindi necessario concentrarsi per arrivare al nocciolo della questione. 

Eppure, tutto questo non è accettato, la linea di pensiero più seguita prevede che la concentrazione abbia un ruolo cruciale nello svolgimento di qualsiasi compito. E, in effetti, i vari tipi di cazzeggio costano tempo e denaro alla società. Secondo alcuni studi si parla di un impatto economico pari a 600 miliardi all’anno solo per l’economia americana. Ma Pillay è ostinato nella sua crociata pro-perdite di tempo. Secondo le sue ricerche, focalizzarsi selettivamente su un unico oggetto alla volta non è la soluzione migliore per rendere di più al lavoro. Anzi: può essere molto limitante se si deve risolvere un problema. 

E non è l’unico a pensarla così. Una ricerca dell’Università Xavier in Ohio ha preso in esame un gruppo di studenti e le relazioni tra tre variabili: l’uso di internet, la tendenza a rimandare gli impegni (la cosiddetta procrastinazione) e la media dei voti. Si è scoperto come il web sia il modo migliore per perdere tempo; eppure, non esiste una correlazione diretta tra procrastinazione e media accademica. In pratica: chi passa più tempo su internet cazzeggia di più, ma questo non influisce sui voti ottenuti.  

Ma perché tutto ciò? Abbiamo un terzo studio pro-cazzeggio, questa volta dell’Università di Hiroshima. I ricercatori hanno scoperto che guardare sul pc immagini di animali e bambini graziosi aumenta la capacità di concludere con successo i compiti assegnati. Queste emozioni positive a loro volta aiutano a concentrarsi in modo produttivo. Insomma, distrarsi fa perdere tempo ma allo stesso tempo migliora la qualità del nostro lavoro

Infine, concludiamo con il nostro eroe, Pillay. Secondo lui “la disattenzione permette al cervello di rilassarsi, in modo da essere pronto, ricaricato, coordinato e creativo”. La disattenzione, infatti, limita l’attività dell’amigdala (una delle centraline dello stress) e genera un senso di calma. Che ne dite, ora siete pronti a rispondere a tono a chi vi accusa di perdere tempo? Ma soprattutto: siete rimasti concentrati fino alla fine dell’articolo o avete cazzeggiato?

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