Esiste uno store in Italia dove la moda non ha etichette

Già il nome dice molto di sé e della sua filosofia: parliamo di YOLO, acronimo di You Only Live Once (ossia “Si vive una volta sola”), il primo unbranded store italiano in cui è possibile fare shopping senza avere l’assillo dell’etichetta e, dunque, del prezzo del capo o dell’accessorio che si vuole comprare. Si tratta di un concept di negozio innovativo che segue le tendenze del momento e che, finalmente, permette a chi acquista di guardare alla moda con un occhio diverso, facendo apprezzare di più il capo in sé e non il suo costo.

Come si legge sul sito di YOLO, infatti, la filosofia dell’unbranded store italiano è molto chiara: “Basato sull’acronimo di You Only Live Once, YOLO risponde al cambiamento di rotta che si sta verificando nel mondo fashion, dove le nuove generazioni e i più evoluti appassionati di moda dicono addio alla logomania ricercando uno stile più unico e personale, non per forza legato alla presenza di un brand, e dove il logo è visto come un elemento di omologazione invece che essere ritenuto un plus”. 

Un vero e proprio cambio di rotta, insomma, che segue le più contemporanee tendenze in fatto di libertà di scelta e di non omologazione a cui, invece, siamo stati abituati per interi decenni, soprattutto nel mondo della moda e dello shopping. Sul sito si può leggere anche: “L’idea alla base di YOLO infatti agisce proprio in questo senso. Con una selezione di capi di oltre 100 brand italiani e internazionali, dove le etichette vengono rimosse, c’è ampia possibilità di scegliere senza condizionamenti e acquistare a un prezzo molto più basso lo stesso identico capo che, se fornito di etichetta, costerebbe molto di più”.

E ancora: “La selezione degli articoli di YOLO, da 9 euro, si rivela low price, ma mai cheap. Con una vasta scelta di capi che nascono come brandizzati ma vengono deprezzati proprio grazie alla rimozione delle etichette, dove ogni articolo proviene da collezioni attuali, da precedenti stagioni o dai prototipi per le collezioni future”.