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Ghostwriter di “Spare” su Harry: “Videochiamate alle 2 di mattina”

Moehringer ha raccontato quanto sia stato complesso, in alcuni momenti, lavorare con il principe Harry per la realizzazione di “Spare”

Ghostwriter di “Spare” su Harry: “Videochiamate alle 2 di mattina”

Credits: Getty Images

10 Maggio 2023

Redazione 105

JR Moehringer, ghostwriter del principe Harry, ha rivelato alcune curiosità rispetto a quanto accaduto nel corso della stesura del libro di memorie Spare. Ciò che è uscito fuori ha stupito tutti perché lo scrittore si è detto “esasperato” per l’insistenza di Harry su alcuni dettagli. Ha infatti ricevuto chiamate su Zoom alle 2 del mattino in cui gli veniva richiesto di apportare modifiche al testo.

Ha spiegato: “Collaborare al suo libro di memorie, Spare, ha significato trascorrere ore insieme su Zoom, incontrare la sua cerchia ristretta e acquisire una nuova prospettiva sui tabloid”. Uno dei momenti più complicati e che ha provocato qualche attrito è stato il racconto di un’esercitazione militare nell’Inghilterra rurale con una simulazione di terrorismo. Harry in quella circostanza venne incappucciato da finti terroristi che lo trascinarono in un bunker sotterraneo, spogliandolo e vessandolo con diversi insulti.

Uno di loro si lasciò andare ad un’uscita su Diana, per poi scusarsi al termine dell’esercitazione. E qui è arrivato un litigio tra il principe e Moehringer: “Harry voleva concludere la scena con quello che ha detto ai suoi carcerieri. Anche nei momenti più bizzarri della sua vita, il suo senso tragico si intromette sempre. Mi sembrava una risposta inutile e insensata, avrebbe annacquato il significato della scena e provai a convincerlo che fosse meglio toglierla”.

Il principe Harry, però, non prese bene l’intromissione e insistette per inserire anche quella frase. Moehringer ha raccontato: “La mia testa martellava, la mia mascella era serrata e stavo iniziando ad alzare la voce. Eppure una parte di me era ancora in grado di vedere dall'esterno la situazione e pensare quanto fosse strano che stessi urlando al principe Harry”. E non era l’unico ad aver perso le staffe: “Quando Harry ha iniziato a tornare verso di me, le sue guance arrossivano e i suoi occhi si socchiudevano...”.

Alla fine, però, il libro è stato un successo anche se non sono mancati per Moehringer gli assalti di paparazzi e giornalisti che lo seguivano ovunque. Una tempesta mediatica che al ghostwriter non è piaciuta più di tanto, ma che a Harry ha soddisfatto eccome: “Era felicissimo di molte cose. I numeri, naturalmente. Il Guinness World Record aveva appena certificato il suo libro di memorie come il libro di saggistica più venduto nella storia. Ha menzionato il mio consiglio, ovvero quello di ‘fidarsi del libro’ e ha detto di essere contento per averlo fatto, perché era incredibile che avesse potuto finalmente dire la sua verità”.

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