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16 Maggio 2023
Redazione 105
Ci sono feste che rimangono impresse nella memoria per sempre, difficili da dimenticare. Un esempio perfetto di ciò si è verificato a Baltimora nel 2017, durante una festa organizzata da una confraternita, tanto estrema che addirittura l'aria risultava positiva all'alcol.
Quella sera, non specificata in dettaglio, la polizia intervenne a causa di numerosi rumori e schiamazzi che disturbavano il vicinato. Fu a questo punto che i sospetti degli agenti si concentrarono sull'eccessivo consumo di alcol da parte dei ragazzi.
Per ragioni non chiare, gli agenti decisero di testare l'aria dell'ambiente e l'etilometro indicò un valore di 0,01. Un numero sufficiente per classificare legalmente la casa come "compromessa" secondo le leggi dello stato della California.
"Gli analizzatori del respiro contengono un anodo (elettrodo caricato negativamente) e un catodo (elettrodo caricato positivamente) ossidato per formare acido acetico", spiega la scrittrice scientifica Ada McVean per il McGill Office for Science and Society. “Per far saltare un .01 su un etilometro, la persona media ha bisogno di consumare circa 22 millilitri di liquore" - ha spiegato SB Nation all'epoca - "Se lo espandiamo a una casa di 185 metri quadrati con, diciamo, soffitti di 2,7 metri, avresti bisogno di circa 5,5 litri di liquore nell'aria".
Nella casa si erano radunati ben 126 giovani bevitori minorenni e per impedire la fuoriuscita di aria avevano addirittura coperto le finestre con sacchi della spazzatura. Inoltre, anche il pavimento era descritto come "appiccicoso e coperto di bevande alcoliche".
"L'alcol ambientale registrato dal dispositivo respiratorio sarebbe una combinazione di alcol respirato, bevande alcoliche e alcol versato", ha dichiarato il tossicologo forense Dwain C. Fuller.