Isola, Paolo: “Perché ho dovuto abbandonare il gioco”

Riecco il nostro Paolo ai microfoni de Lo Zoo di 105. Dopo il ritiro per problemi di salute dal reality L’Isola dei Famosi, infatti, l’ex naufrago si è collegato da Miami con il programma di cui è conduttore, insieme all’amico e compagno di avventure, Marco che è ancora in Honduras. L’occasione è stata ghiotta per raccontare la sua esperienza e spiegare il motivo che lo ha spinto all’abbandono del percorso. 

Ha ripercorso così le ultime ore prima della decisione di lasciare L’Isola: “Ho avuto un picco pressorio importante (ovvero la pressione molto alta, ndr). Ho avuto due stabilizzazioni da medici diversi. In 40 minuti ho preso due elicotteri, me la sono vista brutta”. Un problema che non solo lo ha portato a ritirarsi dal programma, ma che si porterà anche dietro per il resto della vita. dovrà infatti cambiare le sue abitudini: “Ora prenderò un farmaco che dovrò prendere per tutta la vita e non potrò più bere. Il medico non mi ha dato più il permesso per continuare”.

Paolo ha anche voluto ringraziare chi lo ha soccorso: “Ringrazio l’equipe medica di salvataggio, gli elicotteristi, la gente con gli scafi, anche gli honduregni che vivono lì e vivono di pescato. Sono stati tutti quanti eccezionali, di una comprensione umana”. Ma cos’è successo esattamente? “Il picco pressorio è stato di 160 su 110, dovuto presumibilmente alla disidratazione e poi compensato. Ero sdraiato su una spiaggia al buio di notte, lontano 40 minuti di barca dal primo centro medico, sono venuti immediatamente a prendermi”.

Un momento che ha scioccato anche Marco: “È stata una roba molto pesante anche per Marco che si è spaventato e preoccupato tantissimo. Mi hanno stabilizzato, poi è arrivato l’elicottero di notte, con la pioggia, mi ha portato prima in un centro medico, poi ancora in ospedale in terapia intensiva”. Appena tornerà a Milano lo aspetta un check-up completo già prenotato, ma per il momento il ritorno in Italia dovrà attendere: “Per i primi quindici giorni posso fare solo piccoli spostamenti. Ho fatto due ore dall’Honduras a Miami, poi andrò a New York. Mi dovrò fermare lì due giorni prima di ripartire per l’Italia, devo stare più calmo”. 

Nonostante questa brutta disavventura, Paolo non rimpiange affatto l’esperienza fatta: “Quello che ho constatato, e ne sono felice, è che è uscito quello che io e Mazzoli volevamo: far uscire un’altra immagine de Lo Zoo. Siamo brutti, sporchi e cattivi ma siamo anche essere umani”. Lo stesso si può dire, secondo lui, anche per Marco: “Questo mese mi ha cambiato profondamente, ma ha cambiato anche Marco, quando uscirà sarà un’altra persona. Umanamente ha cambiato le priorità: prima metteva davanti solo il lavoro ora sicuramente metterà prima la famiglia”.

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