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La luce blu degli schermi può accelerare l'invecchiamento: la scoperta

Secondo una ricerca di un'università americana, la luce blu prodotta dai cellulari può avviare un processo di invecchiamento precoce

La luce blu degli schermi può accelerare l'invecchiamento: la scoperta

Credits: Getty Images

15 Giugno 2023

Redazione 105

Grazie ad uno studio condotto dalla Oregon State University (USA), si è scoperto che i danni procurati dalla luce blu prodotta dai dispositivi mobili possono avviare un processo di invecchiamento precoce sul nostro cervello.

Gli studiosi dell’università, dopo aver studiato un gruppo di moscerini della frutta, sono arrivati alla conclusione che le sostanze chimiche interessate nel processo di invecchiamento sono presenti anche nel cervello umano e che di conseguenza una parte delle ripercussioni che il gruppo di animali sottoposto hanno presentato dopo essere stati colpiti ininterrottamente dalla luce blu, si potranno presentare anche nel nostro cervello.

Nel dettaglio, è stato scoperto che la luce blu aumenta i livelli di succinato, "essenziale per la produzione del carburante che permette alle cellule di funzionare e crescere. Avere alti livelli di succinato - spiega la biologa Jadwiga Giebultowicz - è come avere la benzina nella pompa ma non nella macchina. Un'altra scoperta preoccupante è che le molecole responsabili della comunicazione fra neuroni, come il glutammato, calano ai minimi dopo l'esposizione alla luce blu". Queste alterazioni suggeriscono che le cellule non funzionano in modo ottimale, portando potenzialmente a un invecchiamento precoce.

"I Led sono diventati l'illuminazione principale negli schermi di telefoni, computer e tv, così come nell'illuminazione degli ambienti - sottolinea Giebultowicz - quindi gli esseri umani nelle società avanzate sono esposti alla luce blu attraverso l'illuminazione a Led durante la maggior parte delle ore di veglia. Le sostanze chimiche di segnalazione nelle cellule dei moscerini e degli esseri umani sono le stesse, quindi è possibile che la luce blu abbia effetti negativi anche sugli esseri umani".

Tuttavia, nonostante gli esiti inconfondibili dell’esperimento, gli scienziati tengono a precisare che la luce blu dei telefoni alla quale gli esseri umani sono esposti è meno intensa rispetto a quella a cui sono stati sottoposti il gruppo di insetti conseguentemente hanno supposto che il danno provocato dalla luce blu sul nostro cervello, sarà minore.

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