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Coricarsi 90 minuti prima del partner può salvare il matrimonio

La chiave sarebbe nel lasciare che l’altro entri nel sonno profondo prima che il partner vada a letto, in modo da non disturbarlo

Coricarsi 90 minuti prima del partner può salvare il matrimonio

Credits: Getty Images

15 Giugno 2023

Redazione 105

Alcune coppie hanno scoperto di trarre beneficio dal dormire in letti diversi, ma a quanto pare lasciare un po' di tempo tra gli orari in cui si va a letto potrebbe essere la chiave per una relazione più sana. Una ricerca condotta da un’azienda britannica di materassi ha infatti rilevato che oltre il 50% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto un sonno disturbato o interrotto. Gli esperti hanno intervistato oltre 15.000 persone, scoprendo che più di un quarto dei partecipanti (27%) ha ammesso di dormire meglio quando dorme da solo e l’8% ha addirittura preso in considerazione l’idea di avere letti separati per poter dormire meglio.

Un enorme 55% ha rivelato che il russare del proprio partner è la cosa più fastidiosa del condividere il letto. La mancanza di sonno e lo stress che ne deriva hanno un grave impatto sulle coppie e sulla loro vita domestica. L’esperto di sonno Sammy Margo ha dichiarato: “Le persone possono essere più inclini a litigare quando sono stanche o stressate, perché la stanchezza e la pressione possono influire sulla capacità di controllare le proprie emozioni e di rispondere alle situazioni con calma e razionalità. Inoltre, la stanchezza può portare a errori di comunicazione o a fraintendimenti, che possono anche contribuire ai litigi”.

Tuttavia, non tutto è perduto. Se vi trovate in disaccordo con il vostro partner per il sonno o sulla sua mancanza, sembra esserci una soluzione: andare a letto circa 90 minuti prima o dopo il vostro partner. 90 minuti sarebbero il tempo ottimale per andare a letto con l’altra persona, in quanto permettono a uno dei due di raggiungere la fase di sonno profondo prima che l’altro si metta a letto. Secondo Margo: “In questo modo, si possono ancora cogliere i benefici dell’intimità di condividere il letto con il partner, senza la frustrazione di dover lottare per addormentarsi accanto a lui. Inoltre, essere aperti a questo dimostra che si tiene al proprio partner e alle sue esigenze e non è un segno che la vostra relazione è in crisi”.

Anche se può sembrare drammatico, se si soffre di disturbi del sonno, un “divorzio del sonno” può avere dei vantaggi. La dottoressa Erin Flynn-Evans, consulente dell’American Academy of Sleep Medicine, ha spiegato: “Gli studi dimostrano che quando uno dei due partner ha un disturbo del sonno può influire negativamente sull’altro. Per esempio, i partner di letto tendono a svegliarsi alla stessa ora quando uno dei due soffre di insonnia. Allo stesso modo, quando i partner di letto differiscono nel cronotipo, come quando uno è un nottambulo e l’altro è mattiniero, queste diverse preferenze di sonno possono avere un impatto negativo sul sonno di entrambi”.

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