105 TAKE AWAY
TUTTO NEWS
Credits: Getty Images
15 Giugno 2023
Redazione 105
Una delle domande che più spesso l’uomo è portato a farsi è cosa ci riserva il futuro. Per rispondervi, i casi sono due: o si fa affidamento a qualche sciamano oppure ci si rivolge all’essere umano che, secondo una recente ricerca, è in grado di predire il futuro già in tenerissima età.
Avete capito bene: niente stregoni o ciarlatani. Per predire il futuro e sapere cosa è in serbo per noi è sufficiente rivolgersi all’essere umano, ossia proprio a noi stessi, già a partire da un’età veramente giovanissima. A scoprirlo è stata un’equipe di ricerca dell’Università di Padova, che ha voluto dimostrate la capacità dell’essere umano di “guardare avanti”.
Secondo gli studi effettuati, infatti, è stato dimostrato che quando l’essere umano osserva per la prima volta delle immagini, o ascolta ex novo suoni e rumori, tende ad attivare solo una minima parte del suo sistema nervoso. Per quanto, solo dall’1 al 5% del cervello elabora ciò che l’essere umano sta percependo: la restante frazione (composta invece dal 95% circa del cervello) effettua, sulla base dell’esperienza pregressa, ipotesi su ciò che potrebbe accadere in un dato arco temporale.
Mettendo in pratica, così, un fenomeno che si avvicina molto a quello che è rappresentato dal predire il futuro. Già, ma che età bisogna avere perché accada questo fenomeno? Ebbene, ancora una volta la scienza è in grado di stupirci: dopo avere effettuato un test su diverse fasce di età, è parso infatti subito chiaro che l’essere umano è in grado di predire il futuro già a 24 mesi di vita.
Teresa Farroni, professoressa del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova e principale supervisore del progetto di ricerca in questione, ha così commentato i dati: “Questa è la prima dimostrazione scientifica che i bambini molto piccoli possono prepararsi all’incontro di stimoli socialmente rilevanti (come nel caso dei volti) attivando i meccanismi neurali sottostanti che serviranno ad elaborare i volti ancora prima della loro effettiva presentazione”