TUTTO NEWS
Credits: Instagram @briatoreflavio
07 Luglio 2023
Redazione 105
Hanno scatenato notevoli polemiche le affermazioni di Flavio Briatore in un’ospitata televisiva. Aveva infatti sostenuto: “L’altro giorno sono andato da un falegname. Noi ci ritroveremo tra vent’anni dove non ci saranno più falegnami, muratori o gente che fa controsoffitti, perché oggi mandano i figli a scuola e all’università”. A partire da quel momento, le critiche non si contavano, tanto che l’imprenditore è voluto correre ai ripari per spiegare meglio la sua posizione in merito.
Sui social, attraverso un video dedicato dall’argomento, l’imprenditore ha fatto sapere: “Il mio ragionamento non è stato compreso. Non metto in discussione lo studio. Quando si finisce quel percorso di studi, se un giovane ha delle aspirazioni tipo diventare medico, ingegnere o avvocato fa benissimo a proseguire con l’università. Se invece non ha alcuna ambizione particolare e frequenta l’università solo per compiacere le aspettative dei genitori, questo è sbagliato e dico che è meglio che vada a lavorare”.
E con suo figlio Nathan Falco, invece, lui come si comporterà? Briatore non ha dubbi, non avrà sconti e non partirà da una posizione di favore: “Ha finito quest’anno la terza media. Inizierà il liceo che farà in collegio dove ci sarà anche una parte di food and beverage che potrà fornirgli le competenze per continuare il mio lavoro. Sia chiaro, partirà da zero come tutti, facendo il cameriere. È fondamentale se vuole un giorno diventare manager, partire dal basso come ho fatto io nella mia vita. Indipendentemente dalla sua posizione sociale, dopo il liceo viene a lavorare da me. Comincerà a fare il cameriere, non farà il padrone. Poi, dopo 6-7 anni, se merita farà il padrone”.
Briatore ha poi concluso raccontando il suo percorso lavorativo e scolastico: “Io ho fatto geometra. Ragioneria era troppo complicata perché non ho mai avuto grande predilezione per i calcoli. Una volta presa la maturità mi sono subito voluto inserire nel mondo del lavoro facendo anche cose che non mi piacevano, ma era importante iniziare. Abitando in un piccolo paesino di montagna, ho fatto il maestro di sci, poi il cameriere, vendevo e affittavo case, ho venduto assicurazioni”. Infine una stoccata ai ragazzi di oggi, che non avrebbero l’ambizione che avevano chi, come lui, si è “fatto da solo”: “Prima c’era fame di lavoro, ambizione. Cosa che oggi non vedo in troppi giovani. Non sono nato ricco. La mia ricchezza me la sono costruita lavorando”.
Visualizza questo post su Instagram