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C.S.I. Milano: Batman e le vere vittime del folle Joker

Una puntata ricca di folli sfumature, come quelle appartenenti al mondo del noto supereroe della notte e del suo acerrimo nemico

C.S.I. Milano: Batman e le vere vittime del folle Joker

Credits: Getty Images

13 Luglio 2023

Redazione 105

Fumetti che passione: personaggi pronti a combattere le ingiustizie ed a difendere i più deboli. Ma quando sono proprio coloro che li hanno creati a subire delle ingiustizie, chi li difende? C.S.I Milano continua a raccontarci incredibili storie con il nostro Massimo Picozzi che nella nuova puntata ci parla di uno dei personaggi più amati del mondo della DC Comics: Batman.

I due creatori dello storico personaggio sono Milton “Bill” Finger ed il suo collega Bob Kane. Se a Bob è stato riconosciuto fin da subito un grande contributo, Finger ha dovuto combattere prima che gli venisse attribuito il suo. Un’ingiustizia che non è passata inosservata agli occhi dei fan, che hanno combattuto affinché anche a Bill venisse dato il giusto riconoscimento. Ci sono riusciti nel 2015, 40 anni dopo la morte del famoso fumettista a causa di un infarto. 

Batman, creato sulla scia di Superman che era stato pubblicato un anno prima, è un supereroe diverso dagli altri a cui si è abituati: non vola, non ha una forza spaventosa, non è vulnerabile. Batman ha riscosso tanto successo poiché combatte con la sua intelligenza il male, incarnato nel suo storico nemico, Joker

Un altro personaggio che meritevole di attenzione è proprio Joker, che nella sua rappresentazione cinematografica si è portato dietro una scia di follia non da poco.

La prima interpretazione del celebre cattivo è stata quella di Jack Nicholson nel film di Batman del 1989 diretto da Tim Burton: l’attore si è sentito sopraffatto dalla pazzia che doveva incarnare. L’attore rimase così colpito dalla sua esperienza, che cercò di avvertire anche il suo successore Heath Ledger, che ha interpretato il ruolo del cattivo nel Cavaliere oscuro del 2008, interpretazione che gli ha permesso di vincere anche un premio per migliore attore protagonista.  Premio che non ha mai ritirato, dal momento che un’overdose portò il giovane attore ad incontrare precocemente la morte.

Ma le storie sulla potenza dell’influenza di Joker non finiscono qui. Adesso tocca allo studente James Eagan Holmes, che frequenta da un anno i corsi di neuroscienza presso l’università del Colorado.

Appassionato di film, fumetti e storie di supereroi, non poteva non rimanere colpito dal più cattivo di tutti. La sua stanza è piena di gadget e poster di Joker con la sua maschera da schizofrenico.  James è un vero fan, tanto da essere in prima fila per la prima del “Il Cavaliere Oscuro, il ritorno”. Tutto apparentemente nella norma, ma quello che però non è passato inosservato è stato il comportamento del ragazzo, che in qualche modo era stato anche lui toccato dal grande cattivo.

L’influenza del personaggio venne subito all’occhio, al tal punto che la versione degli anni ‘50 ha subito un’autocensura del fumetto, sottoscritto da tutte le case editrici degli Stati Uniti. La motivazione si ritrova nel libro dallo psichiatra Fredric Wertham, intitolato “La Seduzione dell’Innocente”.

Nel libro, Wertham mette in guardia dai fumetti, visti come una forma deteriore di letteratura, capace di spingere i giovani alla delinquenza. Il testo ebbe così tanto successo da arrivare a scuotere persino il Congresso degli Stati Uniti e il mondo editoriale. È solo negli anni ‘70 che il noto cattivo si riappropria delle folli caratteristiche che lo contraddistinguono.

Ascolta qui sotto l'intervento completo di Massimo Picozzi in diretta a 105 Friends!

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