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Carlo Verdone contro l’IA: “Sarebbe la morte del cinema”

Carlo Verdone ha spiegato in maniera chiara la sua posizione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema: ecco le sue parole

Carlo Verdone contro l’IA: “Sarebbe la morte del cinema”

Credits: Getty Images

24 Luglio 2023

Redazione 105

Com’è ormai ben noto, anche il mondo del cinema è in subbuglio per manifestare il proprio dissenso riguardo l’uso dell’intelligenza artificiale nel proprio settore. E ora, oltre dagli Stati Uniti, l’ondata di diniego passa anche per l’Italia, passando per un mostro sacro del cinema d’autore, Carlo Verdone, che parlando di intelligenza artificiale ha detto che rappresenta “la morte del cinema”.

Il regista e attore, che ha messo la firma a capolavori come Gallo Cedrone, o Bianco, rosso e Verdone, ha parlato direttamente dal Giffoni Film Festival, esponendo chiaramente la sua opinione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema. “Sono d’accordo con loro – ha detto Verdone, riferendosi alle proteste che stanno interessando Hollywood, con tanto di sciopero di sceneggiatori, registi e attori – Se arriveremo al punto in cui riproporranno Verdone a 38 anni, comprando la mia immagine, sarà la morte del cinema d’autore. Aveva ragione Godard, quando disse ‘Addio al linguaggio’. Stiamo attenti agli algoritmi, che definiscono il finale della tua opera: il finale deve essere deciso dagli autori. Questo sciopero è sacrosanto, mette subito i paletti. Se interviene l’intelligenza artificiale, finisce l’arte”.

A spiegare bene la posizione del mondo del cinema americano sull’uso dell’intelligenza artificiale è stata niente meno che Lilly Wachowski, regista di Matrix. La donna ha infatti pubblicato sui suoi social una serie di spiegazioni che motivano la scelta di opporsi alla clausola dell’uso dell’IA nel cinema da parte dell'associazione statunitense che riunisce i registi di tv e cinema (Directors Guild of America, Dga) contratto collettivo con gli studios di Hollywood: "Dobbiamo cambiare la formulazione in modo da sottintendere che non utilizzeremo l'AI in nessun reparto e in nessun programma a cui lavoriamo. Sono fermamente convinta che la battaglia che ci troviamo ad affrontare in questo momento nel nostro settore sia un microcosmo di una crisi molto più grande e fondamentale".

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