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Credits: Getty Images
02 Agosto 2023
Redazione 105
Il silenzio, comunemente considerato come l’assenza di suono, è in realtà qualcosa che possiamo udire e che può essere realmente percepito dal cervello umano. Una recente ricerca basata sulle illusioni sonore, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, dimostra infatti che il cervello viene ingannato tanto dai suoni quanto dai momenti di silenzio, indicando che il silenzio stesso può essere avvertito come un suono.
Per secoli, scienziati e filosofi si sono chiesti se l’uomo fosse in grado di percepire qualcosa al di là dei suoni. Questo studio ha dimostrato che il “niente” del silenzio è comunque avvertito come qualcosa che può essere udito. I ricercatori hanno utilizzato diverse illusioni uditive ben note e hanno creato versioni di esse in cui i suoni venivano sostituiti da momenti di silenzio della stessa durata. L’obiettivo era capire se il cervello trattava i silenzi allo stesso modo dei suoni.
Come accade con le illusioni ottiche, quelle acustiche ingannano il cervello, facendogli credere di aver udito qualcosa che in realtà non è avvenuto. Ad esempio, l’illusione “One is more” fa percepire uno stimolo sonoro continuo come più lungo di due stimoli sonori separati, anche se hanno la stessa durata. Gli scienziati hanno replicato questa illusione sostituendo i suoni con momenti di silenzio, e i partecipanti hanno riportato la stessa percezione del tempo più lungo con il silenzio ininterrotto rispetto ai silenzi spezzati.
Ciò dimostra che le stesse illusioni uditive possono essere innescate sia dai suoni che dai silenzi. L’assenza di suono viene quindi processata dal cervello come un vero e proprio suono. Ian Phillips, uno degli autori dello studio, ha sottolineato che c’è almeno una cosa che sentiamo che non è un suono, ed è il silenzio che si crea quando il suono se ne va.
Il gruppo di scienziati ha intenzione di esplorare ulteriormente come percepiamo il silenzio, investigando, ad esempio, se percepiamo in modo simile i silenzi non preceduti da contesti rumorosi. Esplorare come udiamo altre assenze, come la scomparsa improvvisa di stimoli visivi, potrebbe fornire ulteriori insight sulla nostra percezione dei fenomeni silenziosi.