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Credits: Getty Images e Instagram @barbie
11 Agosto 2023
Redazione 105
Quando una Barbie riesce a regalare sorrisi. Nella Rsa San Raffaele di Campi Salentina (Lecce), gli operatori della struttura hanno deciso di fare dei regali speciali alle loro pazienti affette da Alzheimer: la famosa bambola che in questo momento ha invaso il web e non solo, visto il successo del film che si trova al momento al cinema. La doll therapy, sembra avere avuto successo, le pazienti hanno iniziato tranquillamente a giocarci.
Come spiega Irene Patruno, educatrice professionale della residenza: “La reazione è stata sorprendente nell’ambito del laboratorio di Doll Therapy alle pazienti del nucleo Alzheimer è stata data la possibilità di scegliere con quale bambola giocare tra le diverse presenti. Giocare con le Barbie non era e non sarà mai uguale a giocare con le altre bambole anzi, chi giocava con le Barbie spesso non giocava affatto con altre bambole”.
Le pazienti, che all’inizio si erano mostrate diffidenti, successivamente hanno iniziato giocarci, con molte probabilità ognuna di loro aveva almeno un ricordo dell’infanzia legato alla nota bambola, al tal punto che, quando l’hanno ripresa in mano, sembrava che non si fossero mai separate.
“La Doll therapy, o terapia della bambola, rientra nei cosiddetti interventi non farmacologici utilizzati nel trattamento delle demenze il contatto visivo e corporeo, la manipolazione tattile e il dialogo con la bambola possono stimolare i processi cognitivi e la memoria, facilitare il dialogo, la capacità relazionale, il rilassamento e i processi emozionali, diminuire i disturbi comportamentali e del sonno, l’irritabilità e il senso di depressione”, afferma Maria Giovanna Pezzuto, psicologa della Rsa salentina.