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Credits: Getty Images
17 Agosto 2023
Redazione 105
In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Martin Castrogiovanni ha compiuto un viaggio a ritroso nel tempo, rivedendo tutte quelle che sono state le tappe più importanti della sua carriera e non solo, fino ad arrivare all’approdo in tv. Prima di arrivare a quella che sicuramente rappresenta la parte più felice della sua carriera, il giocatore ha affrontato alcuni anni in Italia che sono stati tutto tranne che facili, poi la grande occasione di entrare nella squadra di Leicester. Dopo poco, l’infortunio ed un “piccolo” problema con la società che lo ha separato dal mondo del rugby.
Nel 2016, decise di volare a Las Vegas per il compleanno di Zlatan Ibrahimovic: “La cosa più stupida della mia vita da giocatore. Ero infortunato. Potevo chiedere: posso andare alla festa di Ibra? Però ero convinto che mi avrebbero detto di no, allora raccontai che andavo in Argentina a trovare mia nonna. Ovviamente mi scoprirono subito e quello che accadde dopo mi portò ad allontanarmi dal rugby. Avrei voluto chiedere scusa ai miei compagni, non fu possibile, il club mise di mezzo gli avvocati perché i francesi sono fatti così. La verità è che ero tornato dal Mondiale infortunato, avevo un contratto importante e forse non ero più il giocatore che loro si aspettavano. Me lo hanno fatto pagare. Il rugby è uno sport che ti insegna a prenderti le tue responsabilità, sapevo di avere sbagliato e volevo solo scusarmi. Chiudere così mi ha ferito”.
Poi il pensiero sulla carriera da allenatore: “Rispetto tutti quelli che allenano, ma non è per me. Vivo un'altra vita. E poi sono convinto che sia meglio lavorare con i bambini che andare a vincere una coppa". Infatti, dopo la carriera da sportivo, nella vita di Castrogiovanni si è presentata un’altra occasione, la tv, che per lui rappresenta l’ennesima sfida: “La vita è competizione. Lo spettacolo, la tv, sono una competizione diversa”.