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Credits: Getty Images
21 Agosto 2023
Redazione 105
In un contesto che ricorda i toni trasgressivi ed eleganti di Eyes Wide Shut, il capolavoro di Stanley Kubrick, la ricchezza non sempre si sposa con la magia e la suggestione. Recentemente, è emersa una storia di festini sfrenati organizzati da individui super ricchi in cerca di “sensazioni forti”. Un direttore d'albergo ha raccontato i retroscena di un evento particolarmente controverso e sconvolgente.
Il racconto è stato rivelato dal Daily Star da un direttore dell'hotel che ha preferito rimanere anonimo per non coinvolgere la catena per cui lavora. Tuttavia, le spiegazioni dettagliate offerte dal direttore dipingono un quadro poco raffinato e lontano dalla magia rappresentata dal cinema.
Al centro di questa storia c'è un gruppo di clienti VIP con portafogli generosamente ricolmi, che ha prenotato un intero hotel per trascorrere una notte di libertinaggio senza il disagio di dover condividere lo spazio con altri ospiti. Le stanze sono state bloccate in anticipo, con un costo considerevole di 250.000 euro per due notti: “Di certo non avevano problemi di soldi”, afferma il direttore.
L'atmosfera dell'hotel è stata trasformata in un vero e proprio baccanale, in cui i partecipanti hanno perso ogni controllo e inibizione: “Hanno speso tanto quanto un matrimonio di lusso ma era fondamentalmente una gigantesca orgia di scambisti”, dichiara il direttore. Le stanze, devastate dal caos, hanno riflettuto l'atteggiamento senza freni e sono state oggetto di attività sessuali sfrenate. La struttura è stata ridotta a uno scenario di scambismo e lussuria.
Le stanze sono state lasciate in condizioni disastrose, con segni tangibili di vandalismo e oggetti d'arredo usati in modo improprio: “Sui muri c’era di tutto” - racconta sconsolato il direttore - “Ma come diavolo hanno fatto? Abbiamo guardato in basso e abbiamo visto le macchie, abbiamo guardato di lato e ne abbiamo viste sui muri, a un certo punto nel bagno abbiamo alzato lo sguardo e le abbiamo viste tutte sul soffitto, e ci siamo chiesti: com'è possibile? Questo non è umano, erano sul soffitto?”.