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Credits: Getty Images
21 Agosto 2023
Redazione 105
L’uomo e l’ambiente, un rapporto che rientra tra le correlazioni più studiate da sempre. Infatti, molti fattori della nostra quotidianità sono influenzati dall’ambiente urbano. Uno studio condotto dall’Università di Turku, ha voluto focalizzarsi sul tema delle paure, rivelando che le persone che vivono in città ne nutrano alcune maggiormente più intense nei confronti degli animali e dei fenomeni naturali rispetto a coloro che vivono in aree rurali.
Sempre grazie alla ricerca, risulta evidente che in nazioni con una maggiore densità di popolazione urbana è presente un interesse più accentuato verso un vasto assortimento di fobie legate al mondo naturale. Questo suggerisce che la vita cittadina è maggiormente connessa a sentimenti di timore e disgusto nei confronti della natura. Nonostante il presente interesse, sempre più individui manifestano reazioni incontrollate, paure e fobie gravi verso specifiche specie animali o elementi naturali. Non è raro, specialmente nelle città, incontrare persone terrorizzate dai ragni (aracnofobia) o dai serpenti (ofidiofobia), o anche dagli insetti (entomofobia).
Al fine di comprendere meglio l’ampiezza della teoria di tali biofobie all'interno della società moderna, gli autori hanno preso in esame le ricerche online effettuati dagli utenti di tutto il mondo. Ciò che gli esperti hanno misurato, è l’interesse (misurato in termini di accessi alle ricerche) per 25 diverse forme di biofobia e 25 fobie non correlate alla natura come gruppo di controllo. Ciò che è emerso dall’indagine, è come l’interesse per le biofobie sia in aumento in tutto il mondo ed anche che tale interesse sia maggiore nelle aree urbane più numerose.
In conclusione, lo studio supporta l’ipotesi che la vita in città porti a una crescente disconnessione dalla natura, poiché le persone delle aree urbane sono meno propense a fare esperienze con piante e animali, sintetizzando il tutto in paura e disgusto verso altre forme di vita.